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La cittadina costiera di Furore alla Prova del Cuoco su Rai Uno

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Te piace ‘o presepio?” Ve la ricordate questa domanda  che il grande Eduardo continuava a porre in maniera assillante a suo figlio Lucariello nella famosa commedia “Natale in Casa Cupiello”, ricevendone la puntuale, impertinente, quasi ostinata risposta: “Nun me piace!”  Una risposta  qualche volta accompagnata da un’altra domanda; “Ma pecchè m’adda piace’ a forza?”  Che terribile delusione!

I Furoresi sperano che non sarà  la stessa cosa venerdì prossimo nella trasmissione “La prova del Cuoco” , rubrica “Il Campanile speciale…aspettando il Natale”, dove si confronteranno con Parcines,  paese del Trentino Alto Adige in provincia di Bolzano, oltre che con una performance culinaria,  in una sfida sul tema dell’arte  presepiale. Furore presenterà due presepi: uno cosiddetto “vivente”, l’altro “costruito” con pastori   di fattura settecentesca, fabbricati a mano da un abile artigiano locale: Michele Castellano, apprezzato presepista, autore di numerosi villaggi in miniatura lungo le pertinenze dalla strada Amalfi-Positano




La sfida ai fornelli vedrà l’esibizione di due famosi chef di cucina locale: Erminia e Pietro Cuomo dell’Hostaria di Bacco. L’affiatata coppia, antesignana della cucina del territorio e della stagione, presenterà alcuni piatti tipici, che per la loro storia, possono essere definiti come dei veri e propri reperti archeologici della nostra gastronomia: la “Minestra maritata”, il “Migliaccio” e le “Polpette” nelle tre versioni: polpo, tonno, baccalà.

Il piatto classico dei “Mangiafoglie” – (così venivano chiamati i Napoletani o prima di trasformarsi in “Magnamaccarune”) – sarà preparato con verdure spontanee delle rupi furitane, maritate con il “salsiccione” (in gergo nostro “pezzenta”, ovvero insaccato di carne povera) –  nonché con straccetti spolpati dalle ossa del maiale conservate sotto sale, dal sapore straordinario.

Il Migliaccio salato (da non confondere con quello dolce) è un classico piatto carnevalesco, fatto con la semola di grano duro, imbottito di pezzettini di salsiccia. Ci saranno,inoltre, le Zeppole di Baccalà e patate su  crema di albedo di limone e olio alla vaniglia   e gli Ndunderi di Minori alle Vongole con foglie di capperi delle rupi costiere.

Gli Altoatesini  presenteranno un piatto molto particolare: il  “Garetto di vitello”. Altre specialità saranno la “Goulaschsuppe”, che viene servita tradizionalmente sulle bancarelle nei mercatini di Natale; la carne di maiale salmistrata con crauti, la cosiddetta “Schlachtplatte”,  ben nota a gli amanti dei piatti saziosi e tradizionali, a base di crauti,bacche di ginepro e alloro, cotti a lungo ed infine raffinati col gusto della carne di maiale affumicata; “ la Schwarzplantene Ribl”, frittata spezzettata di grano saraceno, piatto caratteristico dei masi di montagna e, per finire, le  mele  “Golden Delicious” al forno e lo “Strudel” di mele natalizio

Antonella Clerici, storica conduttrice di questo programma, conosce bene queste specialità essendo quasi di casa da queste parti, dove, fra l’altro,  le le è stato conferito nel lontano 2002 il Premio Furore di giornalismo.

Questo confronto Nord- Sud si profila assai intrigante, pur non essendo agonistico e non prevedendo votazioni di alcun genere. Non ci saranno né vincitori, né vinti, ma certamente non mancherà lo spirito competitivo, specie tenendo conto della presenza in studio di circa cinquanta Furoresi, che andranno a fare il tifo per il loro paese, ponendo in modo virtuale la domanda eduardiana: “Te piace ‘o presepio” e rispondendo tutti in coro: “Furore è ‘o presepio cchiù bello d’ ‘o munno! Venitelo a vedè!”

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