Aziende e Foondi Europei: con l’innovazione si diventa più competitivi

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Grande partecipazione al convegno organizzato dall’associazione di promozione culturale e sociale “L’Accento”, presieduta dall’architetto Paola Giannattasio, presso la Sala Torre di palazzo Sant’Agostino. Obiettivo del convegno, rivolto principalmente agli iscritti degli ordini professionali professionali della provincia di Salerno, è stato quello di promuovere il corso di alta formazione in “Fondi Europei ed Europrogettazione” in collaborazione con Europe Garage, startup innovativa, coordinata dal dottore Marco Navarra.

Il corso, patrocinato dall’ordine degli architetti, dall’ordine degli ingegneri, dal collegio dei geometri e geometri laureati, dall’ordine degli avvocati della provincia di Salerno e da Fiderabitazione Campania, si propone di colmare il gap informativo che non permette di sfruttare al meglio i fondi stanziati a livello europeo.  «Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente de L’Accento, architetto Paola Giannattasio – è quello di ricercare e perseguire il bene comune e collettivo. Europrogettazione va promossa e divulgata perché penso che promuovere questo tipo di iniziative possa dare possibilità di affrontare nuove sfide. Noi professionisti siamo continuamente provocati e mortificati, e spesso assumiamo un atteggiamento remissivo. La vostra presenza qui oggi è importante. Questo deve servirci da stimolo e noi siamo chiamati a creare professionalità nuove e autentiche, figure altamente qualificate e garanti dello sviluppo del nostro territorio. L’Europrogettazione è una nuova dimensione che va conquistata».

Presente al convegno anche il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola: «questa è una sfida che non possiamo perdere, una occasione unica. Ma prima di tutto dobbiamo usare bene i fondi italiani in Italia, per questo bisogna puntare molto sulla spesa oculata qualificando la spesa, e dando priorità a progetti che hanno ricadute reali sull’economia. Sono favorevole ad ammettere ai finanziamenti gli studi professionali. Su questo fronte stiamo lavorando, così come vorremmo che i fondi europei vengano usati per efficientamento energetico, per trasporto pubblico e in altri settori di pubblica utilità». Dopo i saluti del presidente de L’Accento e del vice presidente della Regione Campania, la parola è passata a Maria Gabriella Alfano, presidente ordine architetti. «Siamo qui con altre categorie professionali per affrontare il tema dei finanziamenti europei. All’inizio non abbiamo visto di buon occhio il fatto di essere assimilati alle piccole e medie imprese. Ma dopo lunghe riflessioni ci sembra giusto cogliere questa opportunità soprattutto per i giovani che intendono iniziare l’attività professionale, ma anche in ausilio ai professionisti già affermati». I trentuno miliardi di fondi europei, rappresentano una grande opportunità da sfruttare, e il corso che prenderà il via all’inizio del nuovo anno, permetterà di avere un quadro più completo su come sfruttare in maniera oculata questi fondi.

Secondo Michele Brigante presidente dell’ordine degli ingegneri di Salerno «questo è il momento giusto per cambiare direzione, nella speranza che questa volta si riesca a raggiungere un obiettivo concreto. In altri paesi del mondo il professionista è un imprenditore e anche noi dobbiamo aprirci a questa nuova strada per essere competitivi a livello mondiale. Abbiamo dovuto rinunciare alle grandi infrastrutture, ha detto Bonavitacola: tutto ciò è dovuto ai tempi biblici di realizzazione delle opere pubbliche, con tempi dieci volte più lunghi di quanto si impiegava un secolo fa, tempi che non possono essere adeguati allo sfruttamento dei fondi europei».

A lanciare un appello in qualità di presidente dei giovani geometri del collegio di Salerno, il geometra Marco Petronio ha auspicato una maggiore unione e sinergia tra i professionisti: «questo progetto deve essere il rilancio per la professione, principalmente per i giovani. Molti giovani professionisti sono sfiduciati, e non intraprendono la professione a causa delle immense difficoltà che si incontrano lungo il percorso. Adesso è necessario svoltare, e questa è un’ottima occasione per poterlo fare».

Secondo Marco Navarra, coordinatore e fondatore di Europe Garage Srl, per portare qualcosa di concreto sul territorio c’è necessità di utilizzare i fondi europei, troppo spesso lasciati da parte. «Il corso vuole superare questo gap di informazione, intervenendo nel processo attuativo delle riforme. Le pubbliche amministrazioni devono essere in grado di comunicare con i professionisti e viceversa, per questo il corso si propone di “istruire” sulle modalità di utilizzo di questi fondi. Il corso, che prenderà il via tra fine gennaio e primi giorni di febbraio 2017, sarà articolato in 4 moduli. Il primo tratterà la materia base, ovvero cosa sono fondi europei. Il secondo modulo riguarderà le basi della progettazione comunitaria, il terzo modulo tratterà la realizzazione di un progetto e come si compone una proposta progettuale. L’ultimo modulo del corso riguarderà invece l’attività di management del progetto cioè la realizzazione e la gestione».

Penultimo intervento, nel corso della mattinata di lavori, è stato quello di Gennaro Fiume, direttore Gruppo Azione Locale Terra Protetta, secondo il quale «è necessario sviluppare progetti attraverso l’economia circolare, sfruttando e valorizzando i processi produttivi. Non sempre è facile fare sviluppo integrato del territorio ma la Regione ha dato possibilità ai gruppi di azione locale di mettersi in gioco su vari settori».

Le conclusioni, affidate al presidente onorario de L’Accento, onorevole Tino Iannuzzi, hanno sottolineato la necessità di intraprendere questo percorso con gli ordini professionali, bisognosi di sinergia e collaborazione. «Le occasioni che abbiamo davanti non permettono pause e tentennamenti. Bisogna sfruttare i fondi europei per infrastrutture che abbiano un impatto sulle economie dei territori sotto vari punti di vista, da quello economico a quello ambientale e di mobilità sostenibile. I tempi di realizzazione delle grandi infrastrutture, è chiaro, non sono in linea con i tempi stringenti dell’utilizzo dei fondi europei. Credo sia una sfida che non possiamo permetterci di perdere, soprattutto per dare possibilità ai più giovani. Una nazione spende risorse e energie per formare i giovani ma non crea le occasioni per fornire loro un impiego, costringendoli ad andare via».

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