C’è bisogno anche di giocatori in grado di spaccare la partita, come si usa dire in gergo calcistico e qui torna prepotentemente attuale l’impiego di Zito o la profondità cercata e ottenuta con le sgroppate di Improta. L’ultima vittoria risale ad oltre due mese fa, 4 a 2 con la Ternana con i granata capaci di ribaltare il doppio svantaggio in venti minuti. Nelle 8 partite casalinghe la Salernitana ha ottenuto 13 dei 21 punti fin qui conquistati. 3 le vittorie, 4 i pareggi ed una sconfitta. Sorprende anche il dato dei gol subiti 9 rispetto a quelli fatti, 13 che collocano la Salernitana tra le squadre con il peggior rendimento casalingo appena avanti a Latina, Ascoli, Trapani e Vicenza.
Serve la svolta serve soprattutto trasformare l’Arechi in quel fortino invincibile che in tante occasioni, nel corso della storia, è stato decisivo. Ora arriva il Carpi, neo retrocessa dalla serie in grande spolvero nell’ultimo periodo. Attenzione a Fabrizio Castori. Sarà in panca regolarmente l’ex allenatore granata il primo tecnico dell’era Lombardi contro il quale non mancarono critiche feroci ed accuse. Di acqua sotto i mponti ne è passata tanta da allora ma Castori non sembra aver dimenticato l’esperienza negativa. Un motivo in più per la Salernitana per fare massima attenzione e regalare marchigiano un altro dispiacere salernitano.
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