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Uccisione Amri, polemica sulla diffusione di foto e nomi degli agenti

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“Massima attenzione” poiché “non si possono escludere azioni ritorsive” nei confronti dei poliziotti e di tutto il personale delle forze dell’ordine in divisa. E’ il contenuto di una nuova circolare che il capo della polizia Franco Gabrielli ha inviato questa mattina subito dopo la sparatoria a Milano in cui è rimasto ucciso Anis Amri, il tunisino ritenuto colpevole della strage al mercatino di Natale di Berlino. L’invito è dunque di intraprendere ogni iniziativa utile per garantire la massima sicurezza e tutela degli operatori.

Ma l’appello del numero uno della polizia sembra contrastare con la decisione del ministro dell’Interno Marco Minniti e della stessa polizia, che per elogiare i due agenti che hanno individuato e ucciso Anis Amri hanno diffuso le loro foto e i loro nomi: Christian Movio e Luca Scatà. Ad alimentare ancora le polemiche arriva, dopo qualche ora, il questore di Milano Antonio De Iesu che ai giornalisti precisa: ”Non vi diamo i nomi”.

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