Bomba Firenze: tre ‘attacchi’ in un anno a libreria. Cirielli: si estirpi malapianta

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attentato-firenzeL’attentato di stamani alla libreria Il Bargello di Firenze vicina ai centri sociali di destra Casapound, col gravissimo ferimento di un artificiere della questura, segna il culmine di tensioni che si sono acuite nell’ultimo anno. La libreria, riconosciuto centro culturale di destra cui fanno riferimento circa 150 soci, è da tempo nel mirino delle proteste dell’antagonismo fiorentino e degli ambienti anarchici ‘per farla chiudere’. Il 14 gennaio 2016, di sera, una ventina di ‘incappucciati’ assaltò la libreria quando era ubicata nella precedente sede di via Gabriele d’Annunzio, zona Coverciano.

I manifestanti, che gli investigatori individuarono come esponenti dell’area antagonista, si radunarono davanti al piccolo negozio – 18 metri quadri circa – intonarono slogan e poi lanciarono contro l’edificio pezzi di mattone, sassi e altri oggetti. Fu danneggiata la porta a vetri.

Nessun ferito comunque fra i tre volontari dell’associazione Il Bargello che erano all’interno. Sempre in via D’Annunzio, la notte tra il 2 e il 3 febbraio 2016, esplose una bomba-carta davanti alla sede della libreria: fu danneggiato il bandone del negozio e il vetro di un’auto in sosta. Sul muro di un palazzo sul lato opposto della strada fu lasciata una scritta a favore della liberazione di tre anarchici che avevano incendiato, nel Parmense, la casa di un militante di Casapound.

Per gli investigatori la matrice era anarchica. Nel 2015 c’erano stati altri episodi contro il negozio: il 23 gennaio 2015 un gruppo di antagonisti di Firenze lanciò vernice e petardi imbrattando, anche con scritte tipo ‘Casapound assassini’, l’edificio di via D’Annunzio dove la libreria dava sulla strada al piano terreno. Il 18 aprile 2015 un corteo con 400 militanti della sinistra antagonista si voleva opporre all’apertura del negozio e marciò con lo striscione ‘Fuori i fascisti dai nostri quartieri’: un imponente servizio d’ordine della questura impedì contatti tra le fazioni.

Quindi, stamani, l’esplosione, nella mattina presto di Capodanno, che ha provocato a un sovrintendente di polizia, artificiere della questura di Firenze, l’amputazione della mano sinistra e la perdita dell’occhio destro. Da circa quattro mesi il Bargello ha cambiato sede e ha aumentato gli spazi, da 16 a 40 metri quadri, da via D’Annunzio a via Leonardo da Vinci, sempre a Firenze, ma in una zona più vicina al centro.

“La libreria ha traslocato – spiega Saverio Di Giulio, coordinatore di Casapound a Firenze – per una mera esigenza di allargamento, in una sede più grande, di 40 metri quadri. Questo perché l’associazione Il Bargello, con un progetto nato a fine 2014, ha avuto un riscontro positivo alle sue iniziative librarie e culturali e quindi serviva uno spazio più ampio. Inoltre serviva trasferirsi in una posizione più centrale, verso il centro”.

Negli ultimi mesi, da quando la libreria fiorentina di Casapound è in via Leonardo da Vinci “non ci sono stati più episodi, né attacchi né proteste – dice Di Giulio – Credevamo che fosse tornato un clima calmo, invece ci sbagliavamo”. La libreria è tenuta aperta tutti i giorni da una trentina di volontari dell’associazione, non ha scopo di lucro e sviluppa attività culturale e libraria ‘di destra’: presentazioni di libri, ricerca storica su Firenze, collezionismo, vendita di libri sia nuovi sia usati, vendita di gadget. Si possono fare acquisti solo se si è soci, secondo quanto è permesso nelle associazioni culturali non profit.

“Solidarietà e vicinanza all’agente di polizia gravemente ferito questa mattina a Firenze mentre svolgeva il suo dovere. Queste, purtroppo, sono le conseguenze dell’estremismo di sinistra fortemente radicato in Toscana che da sempre si nutre e sviluppa in un clima di tolleranza colpevole e inammissibile solo perché si dirige verso la destra e l’estrema destra. Ci auguriamo che la tragica vicenda faccia svegliare le autorità competenti e che finalmente si reprima ed estirpi adeguatamente questa mala pianta”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, responsabile del Dipartimento Giustizia del partito.

Foto Quotidiano.net

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