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2016: il peggior anno dell’era Lotito-Mezzaroma

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Quello che è andato in archivio è stato il peggiore anno della gestione Lotito – Mezzaroma. Prima parte caratterizzata dai fallimenti tecnici dell’avventura Torrente sulla panchina granata. Poi l’avvento di un gruppo di giocatori che solo in parte hanno contribuito a rinforzare una rosa con troppe spine fin dal principio. A chiusura del mercato il ritorno di Menichini sulla panchina granata e la salvezza acciuffata per i capelli nello spareggio play out con il Lanciano. In estate il nuovo ribaltone tecnico. Prima Inzaghi ad un passo poi il dietro front di Bielsa ed il dirottamento sulla panchina biancoceleste dell’ormai promesso mister granata. L’ingaggio di Sannino tensioni, polemiche interne ed esterne fino alle dimissioni del trainer di Ottaviano con una media punti da brividi e le promesse di un campionato tranquillo, rispetto al precedente, miseramente naufragate.



Nell’ultima parte dell’anno l’arrivo di Bollini due vittorie e tre sconfitte nelle sue prime cinque partite da allenatore della Salernitana. In un anno solare da gennaio a dicembre 2016 4 allenatori, 42 partite disputate ed appena 49 punti conquistati frutto di 10 vittorie, 19 pareggi e 13 sconfitte. Un anno nero se lo si rapporta a quelli precedenti della coppia capitolina a cominciare dalla Serie D nel 2011 fino alla promozione in B. L’unico dato significativo del 2016 oltre alla salvezza della categoria è stato il pubblico che ha fatto registrare un incremento notevole rispetto al 2015. In 22 gare ufficiali disputate all’Arechi (20 di campionato più una del ritorno play-out col Lanciano) sugli spalti ci sono stati ben 272,545 spettatori con una media di 12.978 persone a gara nell’anno che si è appena concluso. E’ l’unico dato da cui ripartire per l’anno nuovo sperando di aver chiuso i conti con un 2016 da dimenticare per tanti motivi

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