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Teatro-terapia con Antonello De Rosa al Villaggio “Scocozza”di Salerno

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Proseguono, ogni settimana, gli appuntamenti di Teatro-Terapia a cura dell’associazione Scena Teatro di Antonello De Rosa con i ragazzi del centro Uildm di Salerno, ospiti del Villaggio “Guido Scocozza”. Si tratta di un percorso attivo di cura basato sulla drammaturgia, in particolare sulla messa in scena dei propri vissuti, all’interno di un gruppo e agisce attraverso l’interpretazione di personaggi principalmente improvvisati. L’obiettivo di ogni seduta è quello di rendere armonico il rapporto tra corpo, voce, mente nell’interagire con gli altri e con la propria creatività.

«É’ semplicemente fantastico leggere negli occhi dei ragazzi diversamente abili – spiega De Rosa che tiene il corso insieme alla volontaria Gerry Bove – l’entusiasmo messo durante la preparazione di uno spettacolo. I ragazzi dell’Uildm di Salerno, da diversi anni vengono preparati al palcoscenico, allestendo un vero e proprio spettacolo. Il teatro diviene terapia che permette all’uomo di relazionarsi, di mettersi in gioco, di superare i propri limiti, le proprie paure.»

Quello che la società etichetta come “diverso”, ponendo ai margini di una società egoista ed egoistica diviene, grazie al teatro integrato e normale. Gli ospiti della struttura vivono e respirano la società grazie al teatro che diviene gioia. Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa, nonostante la giovane età, ha un percorso importante alle spalle. Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove impara il metodo Stanislavskij e studia dizione, drammaturgia, regia e mimica corporea.

Nel 2000 ha rappresentato Mamma di Annibale Ruccello, nel 2001 Fratellini di Francesco Silvestri, sollevando grandi consensi, e Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, autore a cui è molto legato. Questa edizione viene premiata ad Agrigento come migliore spettacolo, migliore regia e migliore interpretazione. Nel 2004 è interprete e regista del testo scritto per lui da Peppe LanzettaFemmene Stracciate che ottiene grandi consensi dalla critica teatrale. Scrive di lui Francesco Tozza: “In una geografia teatrale dai contorni piuttosto sfumati, con un terreno troppo spesso arido, è davvero motivo di soddisfazione verificare l’esistenza di un sicuro talento, vera e propria forza della natura per la vulcanica recitazione…”.

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