Il poliziotto, che lo scorso agosto è stato sospeso dal servizio dopo aver presentato dei certificati medici falsi, è stato intercettato mentre parlava con Occhionero offrendo il proprio aiuto. Aiuto che si è concretizzato nello spiare Eugenio Albamonte, il pubblico ministero titolare dell’inchiesta sul cyberspionaggio che ha portato in cella l’ingegnere massone e la sorella Francesca. Il “compito” di Mazzella era quello di indagare su email, documenti, vita privata e movimenti del magistrato, tenendo sempre aggiornato Occhionero su quanto scoperto.
La decisione di reclutare l’agente è arrivata probabilmente dopo che l’ingegnere ha scoperto di essere indagato per spionaggio informatico. Il 9 settembre scorso aveva chiesto al suo avvocato di presentare un’istanza per conoscere eventuali procedimenti in corso a suo carico, e in quell’occasione era venuto a conoscenza dell’inchiesta. A quel punto Occhionero, presumibilmente preoccupato, ha assoldato Mazzella per avere maggiori informazioni sulle mosse del pm e ha fatto sparire diversi file dal suo pc.
Denunciato un carabiniere – Un vice brigadiere dei carabinieri è stato denunciato per aver commissionato l’accesso al Sistema di indagine (Sdi) delle forze dell’ordine per verificare la sussistenza di procedimenti penali nei confronti di Giulio e Francesca Occhionero. Il militare ha ammesso di aver fatto eseguire l’accesso su richiesta di un suo amico, massone della stessa loggia alla quale appartiene Giulio Occhionero.
Lo scrive Tgcom.it
Maurizio Mazzella è entrato giovanissimo in Polizia. Dopo diversi anni a Roma è stato trasferito alla Polstrada di Sala Consilina. Coinvolto insieme a un medico e alla segretaria dello studio medico nella storia dei certificati falsi, partita dalla denuncia di un collega, viene assolto e riprende servizio a Salerno, quindi si trasferisce a Roma ed entra a far parte della segreteria politica del senatore Giovanardi. Appassionato di politica, nel 2005 si è candidato al Consiglio comunale di Eboli. È stato anche per alcuni anni anche dirigente di una squadra ebolitana di calcio a 5. Occhionero avrebbe deciso di reclutare Mazzella probabilmente dopo aver scoperto di essere indagato per spionaggio informatico. Il 9 settembre scorso aveva chiesto al suo avvocato di presentare un’istanza per conoscere eventuali procedimenti in corso a suo carico, e in quell’occasione era venuto a conoscenza dell’inchiesta. Lo scrive il quotidiano La Città
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