La mostra di John M. Bennett all’Ophen Virtual Art Gallery di Salerno

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S’inaugura  giovedì 12 gennaio 2017, alle ore 18.00, la mostra  personale  dal titolo: “EXPERIMENTAL VISUAL  POETRY” che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery  di Salerno dedica all’artista John M. Bennett con 71 poems poetry realizzati  in un arco di tempo che va dal 2014 al 2016.  L’esposizione e accompagnata da  una presentazione critica di Giovanni Bonanno.

John  M. Bennett (b. 1942, Chicago) è un poeta visuale americano sperimentale in cui la scrittura, il suono, la poesia fonetica e la performance  si relazionano  in una sorta di poetica “asemic” in cui il consueto concetto di poesia lineare si evolve  e viene sovvertito in direzione di una visione sperimentale, accogliendo di fatto umori e ricerche  nuove nell’ambito della scrittura, del suono e della parola. John M. Bennett appartiene a una e particolare area di ricerca in cui la libertà e la metafora multi-strutturata di significato si condensa  in lacerti di senso ambiguo dandogli una  presenza apparentemente in forma di scrittura, di immagine o di parola. In 50 anni  di attività poetica, ha saputo rigenerarsi  con  una sorprendente varietà di proposte in grado di relazionarsi proficuamente con le avanguardie storiche del novecento e  con personaggi interessanti come per esempio  André Masson,  Max Ernst, Henri Michaux, Paul Klee, fino ad rigenerarsi  nelle “asemic writings” con una scrittura “universale” capace di suggerire  nuove e diverse  interpretazioni possibili.




La sua è una scrittura  che considero “d’interferenza relazionale” con l’intenzione ben precisa di annullarne la completa  leggibilità e per definirsi come lettura autonoma,  proprio perché  riposta in profondità nelle nostre menti inconsce. Una scrittura creativa, quindi, che fonde testo e segno grafico per divenire in definitiva  anche lacerto d’immagine  al limite della figurazione o della scrittura grafica. Perché, scrive Giovanni Bonanno,  “è nel caso e solo nella dimensione aperta del fare che  l’espressione poetica può esistere e manifestarsi  scavalcando la comprensione univoca  della lettura linguistica decodificata; così, solo così un testo poetico può essere interpretato in modo personale, liberando la mente e rincorrendo a diversi  significati plurimi che derivano da ciascun  accordo e simbolismo grafico”.

Diretto discendente del Dadaismo e della scrittura sperimentale, viene presentata  in  questa  mostra  personale la poetica  di ricerca  di questo importante autore americano con una serie di lavori degli ultimi tre anni (2014 – 2016).  L’evento vuole essere anche un doveroso  omaggio alla visione del non-sense e dell’objet trouvé  diffusa dal Dadaismo  di cui  nel 2016 è ricorso il centenario, (1916-2016).

 

 

Biografia  di  JOHN  M. BENNETT

John M. Bennett [JMB] è nato a Chicago, Illinois, il 12 ottobre 1942. poeta sperimentale, ha iniziato a far conoscere  il suo lavoro già nel 1970.  Ha lavorato in una grande varietà di generi, tra poesia visiva, grafica, suono, mail art, cinema collaborando con scrittori e artisti da tutto il mondo. E ‘stato anche editore della rivista letteraria internazionale Lost and Found Times, 1975-2005. Richard Kostelanetz ha scritto che  “John M. Bennett è stato il poeta americano fondamentale della mia generazione, perché ha prodotto tanti lavori interessanti in una complessa varietà di modalità sperimentali”. Attraverso una piccola casa editrice “Luna Bisonte Prods” fondata nel 1974, Bennett  si propone prima nella veste di  editore di se stesso e poi anche di altri poeti. In tanti anni ha pubblicato migliaia di opere di scrittori  in edizione limitata che fanno parte del mondo della  poesia visiva, parola arte e arte /poesia, compresi i 30 anni della rivista “Lost & Found Times”,  raccolti in diverse importanti istituzioni, tra cui Washington University di St. Louis , SUNY Buffalo , The Ohio State University e il Museum of Modern Art . Bennett stesso è  anche il curatore del “Avant Writing Collection”, “The William S. Burroughs Collection”, e “The Cervantes Collection” ai Ohio State University Libraries.

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