Tragedia questa mattina nel salernitano. Un uomo di 45 anni si è gettato dal balcone di un’abitazione nel centro storico, in via Tenente D’Amato, nei pressi di Piazza Umberto I insieme al figlio di 3 anni.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Sala Consilina e della Stazione di Padula.
Purtroppo i due sono deceduti all’istante per le gravissime lesioni riportate nell’impatto al suolo.
Evidentemente chi ha scritto il precedente messaggio (Per me demenziale)ignora il funzionamento depressivo dell’Uomo.E’ tutto capovolto.Quel Padre si e’ gettato con il figlio per “salvarlo” da questa Vita.E’ un atto d’amore ma per coglierlo bisogna “mentalizzare” la rappresentazione di un depresso.La verita’ invece e’ che questa societa’ professa secondo me un modello relazionale incompatibile con la vera natura dell’Uomo.L’Uomo nn puo’ e nn deve cedere alla Pulsione di Morte.Vedete questo istinto che abbiamo tutti quando si e’ disperati si rivolge contro di Se.E’ l’angoscia primaria a chi ahime’ vive questa condizione esistenziale insostenibile ecco la scelta piu’ estrema:Sopravvivere alla Vita che e’ Morte tramite la Morte stessa.Quando i valori si capovolgono un Padre protegge i suoi figli dal Male che in questa rappresentazione e’ la Vita.Nn si puo’ giudicare nessuno perche’ nessuno di Noi e’ Dio.Ha senso dispiacersi ma giudicare quel Padre significa essere molto stupidi.Silenzio e Tristezza nel Cuore si,rabbia per l’abbandono a se stessi in chi soffre ma giudizio secondo ME No.