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Finale di gennaio caldo, ricordando la finale a Verona del 2011

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Sale la temperatura nell’ultima settimana di gennaio. Avremo giornate più calde e il termometro calcistico farà registrare un deciso aumento. Il mercato entrerà nel vivo sul finale, come sempre. La Salernitana è pronta a muoversi per completare l’organico, così da renderlo ancora più competitivo. Per quale obiettivo? Sarà il campo a dirlo, come sempre. Ancora di più in questo finale di gennaio che potrebbe infuocarsi. Domenica 29 gennaio c’è la trasferta a Verona, non una gara come le altre, per tanti motivi. Perché di fronte c’è la capolista della serie B, perché è ancora vivo il ricordo della sconfitta di cinque anni e mezzo fa al Bentegodi nella finale playoff di andata e perché sarebbe importante dare seguito alle due vittorie contro Perugia e Spezia.



Nelle ultime cinque gare la Salernitana con 9 punti ha il terzo miglior rendimento dopo Vicenza e Spal. La sconfitta per 2-0 a Verona del 12 giugno 2011 compromise la promozione in serie B, sfumata definitivamente nella finale di ritorno all’Arechi del 19 giugno con uno strascico di polemiche che ancora oggi fa rumore. Ora non c’è più Mandorlini ma i tifosi granata vorrebbero pulire quella “macchia” di cinque anni e mezzo fa uscendo indenni dal Bentegodi. Sarebbe importante per la classifica e per il percorso che spera di realizzare Bollini ma anche per dare una spinta alla società sul mercato.

Subito dopo la gara di domenica 29 gennaio a Verona, tutte le attenzioni si sposteranno lunedì 30 e martedì 31 gennaio a Milano per gli ultimi due giorni di trattative. 48 ore da vivere tutte d’un fiato, come sempre. Con la Salernitana pronta a recitare la sua parte. Perché oggi si dice che la rosa va già bene così com’è ma negli ultimi due giorni di gennaio può accadere di tutto, come sempre. Con la speranza di vedere il primo febbraio una Salernitana più forte sulla carta e poi soprattutto sul campo. Con una tifoseria da primi posti in serie B, superiore anche a molte piazze di serie A, e una società che non nasconde le sue ambizioni è giusto non porre limiti.

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