730 precompilato e spese mediche. Chiuso e tappato come un prodotto DOC (di Luca De Franciscis)

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L’art. 3 del Decreto Legislativo del 21 novembre 2014 n. 175, emanato per la semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi, (730/2017 precompilato), obbliga di trasmettere all’Agenzia delle Entrate, insieme a altri dati, le spese sanitarie sostenute dai contribuenti nell’anno 2016. Per quest’anno il termine per trasmettere i dati delle spese sanitarie è stato prorogato dal 31 gennaio al 9 febbraio 2017.

La proroga è stata concessa perché è aumentata la platea dei soggetti tenuti alla trasmissione delle spese sanitarie, come si legge nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 25 gennaio 2017.

La proroga dei termini riguarda anche l’opposizione all’utilizzo dei dati, in osservanza del sistema di tutela della privacy, che viene posticipato al 9 marzo 2017. E’ previsto, appunto, che i contribuenti potranno comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio rifiuto all’utilizzo (alcune o tutte) delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2016 per l’elaborazione del Mod. 730 precompilato.

Per esercitare tale facoltà i contribuenti potranno utilizzare l’apposito modello, con le istruzioni per la compilazione, e trasmetterlo direttamente all’Agenzia delle Entrate fino al 31 gennaio, oppure a partire dal 10 febbraio e fino al 9 marzo 2017, accedendo all’area autenticata del sito web del Sistema tessera sanitaria www.sistemats.it, o ancora tramite le credenziali Fsconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.

Ma sul sito dell’Agenzia delle Entrate vi sono le informaziomi su come opporsi all’utilizzo dei dati. Dalla lettura delle informazioni si evince che la comunicazione può essere effettuata anche inviando una e-mail alla casella di posta elettronica dedicata, all’indirizzo che segue: opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it, oppure telefonando a un centro di assistenza multicanale (848.800.444 da fisso, 0696668907 da cellulare, +390696668933 dall’estero) o, anche, consegnando a un qualsiasi Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate il  modello di richiesta dell’opposizione con la copia del documento di identità.

Le motivazioni per opporsi all’utilizzo delle spese sanitarie sostenute nel 2016 possono avere ragioni diverse. Sempre sul sito dell’Agenzia si legge: “Ogni cittadino che abbia compiuto 16 anni di età (in caso contrario, il tutore o rappresentante legale) può comunque decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate questi dati (o alcuni di essi) e di non farli inserire nella precompilata. Di conseguenza, nel caso in cui si fosse fiscalmente a carico di un familiare, quest’ultimo non visualizzerà le informazioni su spese sanitarie e rimborsi per cui sia fatta opposizione all’utilizzo.

E’ opportuno chiarire che dopo aver presentato il suddetto modello di richiesta dell’opposizione, nulla è compromesso e si potrà fare anche marcia indietro. E’ previsto, infatti, che sarà sempre possibile inserire le spese sanitarie per le quali è stata esercitata l’opposizione di diniego. Questa opzione di reinserimento, delle spese mediche, dovrà esercitarsi nella successiva fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché sussistano i requisiti per la detraibilità delle spese sanitarie previste dalla legge.

Il modello Mod. 730 per l’anno 2016, da presentare nel 2017, è già presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. E’ quindi possibile leggere le istruzioni del Mod. 730 e prendere nota di tutte le spese sanitarie per le quali si potrà fruire della detrazione del 19 per cento.

Non vi è dubbio che le piattaforme informatiche sono di notevole valenza e permettono cose che qualche anno fa erano del tutto impensabili. Fatto sta, però, che quando i dati per rendere un servizio ulteriore ai cittadini, vengono chiesti ad altri contribuenti che operano sul mercato, con aggravio di costi aggiuntivi sulla gestione della propria attività, questi ultimi restano “soggetti incisi” del sistema. Bisogna comprendere, allora, anche il perché questi si trovano in difficoltà operativa, con un maggiore onere da sostenere e senza ristoro per il nuovo obbligo/servizio loro imposto.

Per quanto innanzi si può ritenere che con l’apporto dei contribuenti operatori il 730 precompilato sta percorrendo un percorso meritevole, orientato a semplificare e facilitare sempre di più gli adempimenti del contribuente. Se tutto filerà nel modo giusto il 730 precompilato potrà essere presentato, senza dover apportare modifiche, chiuso e tappato come un prodotto DOC.

Luca De Franciscis

dottore commercialista

 

www.studiodefranciscis.it

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