A Salerno comanda il clan D’Agostino: lo scrive la DIA nella relazione

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Il contesto criminale salernitano, grazie all’attività di contrasto che ha depotenziato i clan della Piana del Sele e dell’Agro Nocerino-Sarnese, appare caratterizzato dalla coesistenza di molteplici gruppi – non sempre di chiara matrice camorristica – con equilibri interni precari ma comunque dediti alle attività tipiche delle associazioni mafiose, quali il traffico di stupefacenti, le estorsioni, l’usura e la detenzione di armi. All’interno di questi nuovi gruppi sarebbero stati inclusi, come promotori, soggetti affiliati a storici sodalizi.

E’ quanto emerge dalla relazione semestrale della DIA (Direzione Investigativa Antimafia)  sull’andamento della criminalità organizzata a livello nazionale, comprensiva dei risultati più significativi che la Direzione ha conseguito nel contrasto alle organizzazioni di tipo organizzato presenti sui diversi territori della Penisola.

Per quanto riguarda la provincia di Salerno, la situazione è riportata nelle pagine che riguardano la regione Campania e viene ripresa nella sezione dedicata alle misure di prevenzione patrimoniale.

Il traffico e lo spaccio di stupefacenti, in prevalenza provenienti dall’area napoletana – scrive la DIA – , continuano a rappresentare le attività delinquenziali maggiormente diffuse e remunerative (317). A queste si affiancano l’usura e l’esercizio abusivo del credito, risultati funzionali, tra l’altro, al riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti. Sul piano generale, nel corso del semestre gli assetti criminali della provincia appaiono sostanzialmente immutati rispetto all’analogo periodo precedente.

A Salerno, infatti, continua a registrarsi la presenza del clan D’AGOSTINO e di gruppi minori, colpiti all’inizio dell’anno dall’attività delle Forze di polizia proprio per delitti in materia di stupefacenti (318), mentre nella Valle dell’Irno si segnala il gruppo GENOVESE.

 

317 Il 23 febbraio 2016 è stata emessa dal G.I.P. del Trib. di Salerno l’ordinanza nr. 1652/14 RGNR, nr.5451/15 RGIP, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. La droga veniva acquistata dal clan VANELLA-GRASSI di Napoli.

318 Il 29 gennaio 2016 è stata emessa dal G.I.P. del Trib. di Salerno l’ordinanza nr.13169/2013 R.G.N.R. D.D.A., nr. 2953/2014 R.G.G.I.P., per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di un gruppo operante a Salerno.

L’agro nocerino-sarnese rappresenta l’area con una maggiore concentrazione di sodalizi ben strutturati e con proiezioni extra provinciali. In particolare, a Scafati il gruppo MATRONE, legato alla famiglia CESARANO di Castellammare di Stabia (NA), risulta ancora attivo nonostante l’arresto del capo clan e di sodali di spicco. Nello stesso ambito territoriale, è da segnalare il gruppo LORETO-RIDOSSO, le cui dinamiche interne sono state rese note da uno dei suoi elementi di vertice, diventato collaboratore di giustizia.

Nella città di Angri, il clan NOCERA appare indebolito dagli arresti e dalla collaborazione di diversi esponenti apicali. Questo stato di cose avrebbe consentito l’ascesa di giovani pregiudicati, favoriti anche dal sostegno di sodalizi dell’entroterra vesuviano. Nel territorio di Nocera Inferiore sono presenti alcuni storici esponenti della Nuova Camorra Organizzata. A Pagani, invece, rimane forte la presenza del clan CONTALDO (319) e del cartello D’AURIA-PETROSINO-FEZZA, nonostante lo stato di detenzione dei vertici del sodalizio e la collaborazione con l’A.G. di alcuni esponenti.

Nei confronti del menzionato cartello, nel mese di maggio, la Sezione Operativa della D.I.A. di Salerno ha eseguito il sequestro, con contestuale confisca (320), di diversi beni mobili e immobili – del valore complessivo di oltre 350 mila euro – nella disponibilità di un affiliato, particolarmente attivo nelle truffe ai danni dell’Inps per i falsi lavoratori.

A Sarno si registra la presenza di una frangia del clan GRAZIANO di Quindici (AV), dedito all’attività estorsiva ed all’infiltrazione negli appalti pubblici, in grado di estendere la propria influenza criminale anche sui limitrofi comuni di Siano e Bracigliano.

A Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara, alle porte della costiera amalfitana, si segnala un gruppo legato al clan SORRENTINO (già operante su Pagani), a cui si affiancano soggetti collegati ai sodalizi di Pagani e Nocera Inferiore. Propaggini dei gruppi di quest’ultimo comune risultano attive anche a Castel San Giorgio e Roccapiemonte.

A Cava dei Tirreni sono presenti esponenti del clan BISOGNO e, al pari di altre aree della provincia, gruppi neocostituiti attivi nel traffico e nello spaccio di stupefacenti (321). Nella Piana del Sele, in particolare a Battipaglia ed Eboli, l’indebolimento del clan PECORARO-RENNA e del contrapposto clan DE FEO (322) avrebbe lasciato spazio, nella gestione delle attività illecite, a gruppi basati su strutture familiari, anche questi coinvolti nel settore degli stupefacenti e nelle estorsioni. Ad Agropoli è presente la famiglia di nomadi MAROTTA ed elementi del clan FABBROCINO. L’area del medio e basso Cilento, a forte vocazione turistica e confinante con la Calabria, appare infine esposta a possibili investimenti immobiliari ed imprenditoriali da parte della criminalità organizzata napoletana, casertana e calabrese.

 

319 L’usura, le estorsioni, il traffico di stupefacenti, perpetrato in collaborazione con esponenti di clan dell’hinterland vesuviano, sono le principali attività illecite condotte dalle organizzazioni camorristiche paganesi. Il 7 marzo 2016, il G.I.P. del Trib. di Salerno ha emesso un provvedimento cautelare (p.p. nr. 3266/13/21 p.m., nr. 1689/14 gip) a carico di un’associazione per delinquere dedita all’organizzazione e raccolta illegale a distanza di gioco d’azzardo on line, diffusa sul territorio nazionale ed estero. Oltre ad esponenti del gruppo CONTALDO sono risultati coinvolti soggetti legati alla ‘ndrangheta. Le proiezioni internazionali dell’organizzazione spaziavano dal Canada al Regno Unito, da Malta al Montenegro, dove erano ubicate le piattaforme illegali dei siti web di scommesse abusivamente attive in Italia (operazione Jamm Jamm).

320 Decreto nr. 1/16 R.G.M.P. (nr. 7/16 reg, Decr.) del 19 maggio 2016 – Tribunale di Salerno.

321 Il 1° febbraio 2016, a Cava dei Tirreni e comuni limitrofi, è stata eseguita l’ordinanza nr. 6104/13 R.G.N.R., nr. 1026/15 R.G.G.I.P., emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nocera Inferiore per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione ed allo spaccio di stupefacenti.

322 Il 25 febbraio 2016, è stata eseguita l’ordinanza nr. 900/2015 R.G.N.R., nr. 9456/2015 R.G.I.P, emessa dal G.I.P. del Trib. di Salerno: tra i destinatari del provvedimento figurava un affiliato al clan DE FEO, responsabile con gli altri correi, di estorsione, violazione di domicilio e danneggiamento.

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