Per la Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania, quelle minacce, “sono il segnale di una nuova offensiva, un avvertimento rivolto a chiunque voglia ancora esercitare liberamente il diritto di cronaca. Per questo dobbiamo raccogliere la sfida e tornare ad ‘illuminare’ quel territorio, dando voce a chi si batte per la legalità e i diritti di tutti, riprendendo e sviluppando le inchieste e le denunce dei colleghi minacciati, fornendo a loro e alla popolazione quella ‘scorta mediatica’ che non è meno essenziale della scorta di polizia”.
“Le nuove e gravi minacce della camorra a Marilena Natale, giornalista appassionata, coraggiosa e preparata ancora una volta mostrano con crudezza come la battaglia contro i clan nel casertano sia ancora tutta da combattere. E’ tempo non solo di assicurare protezione e sorveglianza alla brava cronista ma soprattutto che le istituzioni e la cosiddetta società civile garantiscano sostegno e aiuto concreto a Marilena Natale così come ai tanti giornalisti impegnati in prima linea contro il crimine organizzato”.
Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione Anticamorra che aggiunge: “Marilena Natale racconta alla sua maniera l’intricato e complesso reticolo di condizionamento camorristico che da lunghi anni soffoca l’agro aversano e l’intera provincia di Caserta”.
“Quando questo lavoro è così preciso, puntuale e documentato – sottolinea – diventa oggetto di minacce e ritorsioni perché getta luce sui lati oscuri del potere dei clan”.
“Come M5S siamo vicini e solidali alla cronista Natale – conclude Viglione – mi impegno a portare questa vicenda all’attenzione della Commissione speciale anticamorra per mettere in campo importanti iniziative istituzionali e di concreta vicinanza”.
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