Così come il poeta romano, tra i maggiori elegiaci, ha voluto con questi versi rielaborare il concetto del mito, Malagone prova a tratteggiare il ritratto dei miti di oggi, rielaborando la precedente versione di “Metamorfosi: la trasformazione del conflitto”, datata 2014 con il debutto in una co-produzione italo-vietnamita.
Per il 2017 le nuove “Metamorfosi” sono completamene restaurate con un cast quasi tutto nuovo di giovani danzatori. Tra questi, per il progetto di alternanza scuola – lavoro con il liceo coreutico Alfano I°, i giovani danzatori Sara Mazzamurro, Nicol Memoli, Cristian Cianciulli.
Lo spettacolo nasce come progetto di collaborazione tra il coreografo Claudio Malangone, il musicista Alessandro Capasso a cui è affidata l’ambientazione sonora ed i videomaker Francesco Petrone e Ugo Petillo, creatori di una scenografia virtuale che si scontra ed incontra il linguaggio del corpo. L’ambiente scenografico è stato realizzato presso gli spazi architettonici dell’Università di Fisciano dove lo spazio del corpo e lo spazio esterno, inizialmente fermi, sono in attesa di un dialogo tra di loro che non necessariamente viene raggiunto. Ed è su questa tensione continua che si sviluppa e articola l’idea del mito, delle “metamorfosi” come trait d’union tra antico e nuovo, tra leggenda e realtà.
“Le Metamorfosi di Ovidio entrano in una singolare risonanza con la nostra epoca preoccupata dal mito di un cambiamento continuo – scrive Claudio Malangone nelle note di presentazione dello spettacolo – Confrontando l’ordine e il caos e immergendosi nell’immaginario fantastico di Ovidio con epoche e spazi diversi, ci siamo chiesti in che modo queste metamorfosi possono rimandarci ai nostri miti quotidiani. L’approccio a questi miti sarà così per noi occasione di riflessione sulle forze che costituiscono la natura umana, sulla manifestazione del desiderio, sull’eterna lotta tra bene e male, sulle ambiguità legate alle strategie dello sguardo. Evocare un antico altrove per interpretare meglio la nostra contemporaneità”.
Concept, coreografia e regia: Claudio Malangone
Autori/interpreti: Luigi Aruta, Cristian Cianciulli, Adriana Cristiano, Natalia Cristofaro, Alessandro De Santis, Antonio Formisano, Sara Mazzamurro, Nicol Memoli, Francesca Montesanto, Giada Ruoppo
Musiche: AAVV
Video: Checco Petrone, Ugo Petillo
Disegno luci e scene: Francesco Ferrigno
Costumi: Alessandro De Santis, Michela Chirico
Produzione: BorderlineDanza 2017
Con il sostegno di: MIBACT, Regione Campania, Ra.I.D. Festival, Musicateneo
Durata 55 minuti
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