Politica e Casinò fino ai guai nel crac Amato, ecco chi è Antonio Anastasio

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Finisce in carcere il consigliere comunale di minoranza del Comune di Pontecagnano Faiano Antonio Anastasio 46 anni, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Salerno condotta dai carabinieri di Battipaglia sul clan Pecoraro-Renna. Anastasio deve rispondere di attentato contro i diritti politici del cittadino e violenza privata. Anastasio e’ anche il primo dei non eletti alle recenti elezioni provinciali con una lista di centrosinistra. Ma chi è Antonio Anastasio. Sul suo profilo facebook c’è il curriculum politico e professionale.

Antonio Anastasio ha iniziato la sua attività politica da giovanissimo. A Pontecagnano Faiano è stato consigliere e assessore comunale ai Lavori Pubblici, mentre dal 2008 fino a giugno 2009 ha svolto il ruolo di assessore comunale con deleghe a Trasporti, Mobilità e Ambiente. Nel 2004 è stato eletto per la prima volta consigliere della Provincia di Salerno. Dal 2006 al 2008 è stato nominato collaboratore della Presidenza della Commissione Finanze della Camera dei Deputati.




Nell’aprile del 2007 è stato nominato Consigliere di Amministrazione di Consum.It spa per gli esercizi 2007, 2008 e 2009. Nel 2008 è stato nominato Presidente della IV Commissione Consiliare Provinciale Lavori Pubblici – Viabilità – Trasporti. Nel marzo del 2009 ha aderito al partito di Alleanza di Centro ed è stato nominato commissario cittadino a Pontecagnano Faiano. Nel 2009 è stato rieletto alla Provincia di Salerno con Adc registrando un brillante risultato come primo eletto. Nel maggio 2010 ha aderito al gruppo Pdl- Principe Arechi ricoprendo il ruolo di Capogruppo provinciale. Nell’ottobre 2010 è stato nominato Vice Presidente dell’Aeroporto di Salerno spa Costa d’Amalfi fino a gennaio 2014.

Nel suo curriculum politico (scritto da se stesso), si legge che “è conosciuto come l’uomo del popolo per la sua capacità di comprendere i problemi della gente e di impegnarsi a vantaggio della collettività. Valorizzare Pontecagnano Faiano è una sua ragione di vita. Farlo attraverso l’attività politica è quasi un fattore ereditario. Il suo bisnonno non solo è stato tra i fondatori del Comune di Pontecagnano Faiano, ma anche il primo ad insediare nello stesso Comune lo stabilimento di lavorazione di pomodori e il pastificio di via Italia “Anastasio & C”, nel luogo dove oggi sorge un centro commerciale. Anche suo padre, Guglielmo, è stato consigliere e impiegato comunale. I valori di Antonio Anastasio sono la famiglia, il lavoro e l’amicizia”

Alle elezioni provinciali dello scorso gennaio, è stato il primo dei non eletti, nella lista Davvero in Centro, dietro Massimo Cariello, Marcello Ametrano, Pasquale Mauri.

Il Crac Amato
Anastasio è coinvolto nell’inchiesta sul fallimento del pastificio Antonio Amato. Due settimane fa, il pubblico ministero Vincenzo Senatore ha chiesto quasi 85 anni di carcere per ventisei imputati.

Le pene più pesanti per l’ex deputato Paolo Del Mese, otto anni, e per lo stesso Antonio Anastasio: sei anni.

Il consigliere di Pontecagnano è accusato, con la sua ditta Cmd, di aver gonfiato fatture per Amato spa. A parlare ci sono le carte della Société Financière et Encaissement: è la società che gestisce il casinò di Montecarlo e che fa una rendicontazione dei movimenti di denaro fatti da Antonio Anastasio. Nel 2005 l’imprenditore prestato alla politica ha acquistato con assegni e carte di credito piastre e gettoni per un milione e quattromila euro.

L’anno successivo la spesa è aumentata a un milione e 651mila euro. Ma la fortuna non deve averlo assistito molto dal momento che Le Casino de Montecarlo attesta che Anastasio nel bienno 2005-2006 ha perso un milione e 121mila euro. Milioni di euro persi al tavolo verde che Antonio Anastasio non ha mai negato.

Fonte l’Occhiodisalerno.it

 

 

 

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