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Delicato intervento al cuore per 63enne di Maiori: urge sangue

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Martedì 28 febbraio C.D. L., 63enne di Maiori, dovrà essere sottoposto a un delicato intervento al cuore presso il reparto di cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. E a causa dell’alto consumo di sangue e una contemporanea riduzione delle sue scorte avvenuta dalla fine dello scorso anno, permane, presso il nosocomio salernitano, una carenza di sangue. Come per il 63enne di Maiori, per tanti altri degenti c’è bisogno di donazioni nelle prossime 24 ore.

Pertanto si invitano tutti donatori abituali, e coloro che volessero diventare donatori di sangue, a recarsi, a digiuno, presso la struttura trasfusionale del Ruggi entro domattina, lunedì 27 febbraio, per effettuare – se le condizioni di salute lo consentiranno – una donazione di sangue e/o emocomponenti in favore di C.D.L. di Maiori e dei nostri pazienti ricoverati.

Non rimaniamo indifferenti: la vita ci è stata data in dono e noi la meritiamo donandola.

Il sangue è indispensabile non solo in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici e trapianti di organo, ma anche nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza, nella cura delle malattie oncologiche, nelle varie forme di anemia cronica. Con i suoi componenti, il sangue costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza: globuli bianchi per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci e globuli rossi per la cura di anemie, emorragie piastrine per malattie emorragiche, plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni e tumori del fegato.

Tutti possono donare il sangue purché abbiano un’età compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero), o 65 anni per proseguire l’attività di donazione per i donatori periodici con deroghe a giudizio del medico; un peso superiore ai 50 kg; pulsazioni comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive); pressione arteriosa tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA) tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA); buone condizioni di salute e nessun comportamento a rischio per quanto riguarda lo stile di vita. È consentita una piccola colazione con caffè, tè, orzo (modicamente zuccherati), fette biscottate o del pane; ma bisogna evitare latte e derivati.

È altresì doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe; alcolismo; rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui…); epatite o ittero; malattie veneree; positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL); positività per il test AIDS (anti-HIV 1); positività per il test dell’epatite B (HBsAg); positività per il test dell’epatite C (anti-HCV); rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell’elenco.

L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni, mentre la frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l’anno per gli uomini e due volte l’anno per le donne.

Fonte IlVescovado

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