“Uno Stato laico deve consentire la scelta di interrompere la propria vita quando non si riesce o non si vuole più sopportare quello che può essere definito un calvario”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della trasmissione tv in onda su Lira Tv, sul caso del dj Fabo. Per De Luca, bisogna fare il “possibile per garantire le condizioni di vita a chi è colpito da malattie gravi, assistenza e sostegno alle famiglie, fare di tutto affinché una vita non si sprechi”. Però “se un essere umano decide di non riuscire o non vuole sopportare il calvario deve avere la possibilità di interrompere la sua vita. Io non riuscirei ad obbligare una altro essere umano a sopportare il calvario del dj Fabo, mi sembrerebbe di aggiungere violenza a violenza”.
(ANSA).
e cosa c’entra lo Stato laico? uccidere è forse un principio esclusivamente religioso? la vita e la morte attengono esclusivamente alla religione? io posso pure essere ateo e non essere d’accordo con eutanasia e/o aborto.
Il solito errore, o miscuglio, che porta a mettere la religione (e in Italia il Vaticano) al centro del discorso, anche quando non c’entra nulla o quando assolutamente non necessario, forse per sviare il tema su canali predefiniti.
Che piaccia o no, eutanasia e aborto equivalgono a togliere la vita; un essere che era in qualche modo vivente e poi non lo è più per mano di terzi; questo tecnicamente è un omicidio.
Poi possiamo discutere se questo omicidio sia giusto oppure no e in quali casi, ma mi piacerebbe che le religioni (compresa la fede nel nulla degli atei) e la politica in senso stretto restassero fuori da questa discussione.