Site icon Salernonotizie.it

Cortei, per arrestare i violenti basta la ripresa Tv

Stampa
“Siamo riusciti ad ottenere, attraverso un emendamento di Forza Italia, una modifica importante all’art.10 del Dl Sicurezza. Una modifica che vuole introdurre lo strumento dell’arresto in flagranza differita per chi compie atti violenti alla presenza di più persone, anche in caso di cortei e manifestazioni pubbliche.

Una modifica che reputiamo necessaria per arginare, ma soprattutto per tentare di prevenire e scoraggiare episodi come quelli che, ad esempio, si sono verificati a Napoli sabato 11 marzo. Resta però una grande insoddisfazione ed un profondo rammarico per un provvedimento che nelle sue linee generali sarebbe stato più incisivo se avesse badato di più alla sostanza e un po’ di meno alla forma”. Così in una nota Mara Carfagna e Francesco Paolo Sisto, parlamentari di Forza Italia.

Nel caso di reati commessi con la violenza in manifestazioni pubbliche, l’arresto in flagranza è possibile anche dopo 48 ore attraverso l’identificazione in foto o filmati. Una flagranza fittizia non immediata, fissata in immagini da utilizzare entro due giorni. Una modifica a due articoli (380 e 382) del codice di procedura penale.

I SINDACI POTRENNO UTILIZZARE I DASPO. Nel decreto sicurezza del governo Gentiloni, che ora passa all’esame del Senato per la conversione entro il 22 aprile ci sono novità anche per i  sindaci che si vedono aumentare i poteri con la gestione di una specie di Daspo di allontanamento temporaneo nei confronti di soggetti diversi, come si fa già per i tifosi violenti negli stadi. Chi si ubriaca, chi deturpa monumenti o luoghi pubblici, chi fa commercio abusivo, ma anche chi fa il parcheggiatore abusivo può ricevere multe da 100 a 300 euro, più un’ordinanza di allontanamento da dove è stato commesso l’illecito. Un provvedimento che può essere esteso anche a chi occupa infrastrutture pubbliche. La competenza è del sindaco e gli eventuali incassi delle multe dovranno essere utilizzati dall’amministrazione comunale per il recupero del degrado urbano. Ma i sindaci possono siglare anche patti con i prefetti, per l’installazione di sistemi di videosorveglianza.

Exit mobile version