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‘Napoli fogna infernale’, de Magistris querela sindaco Cantù

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Il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, definisce Napoli “fogna infernale”, e scatta la querela del primo cittadino partenopeo Luigi de Magistris. “Già ieri pomeriggio nell’immediatezza della notizia del delirante post del sindaco di Cantù ho convocato nel mio ufficio il capo della nostra Avvocatura municipale per conferire ampio mandato per presentare all’autorità giudiziaria querela per diffamazione.

Ne do notizia solo oggi perchè credevo che le parole di questo personaggio non meritassero una ribalta mediatica, che sta ora montando, ma solo gli atti formali della nostra Avvocatura e le aule di un Tribunale per vederlo condannato al più presto”, sottolinea de Magistris.

“E’ davvero vergognoso che un eletto del popolo possa permettersi di usare un linguaggio simile nei confronti della nostra città. La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura e alla nostra bellezza.

Prima di parlare di Napoli il Sindaco di Cantù prenda una brocca d’acqua pubblica bene comune e si sciacqui la bocca”, conclude de Magistris. Commentando quanto accaduto durante una trasmissione di Rete4, Claudio Bizzozero ha scritto ieri un post dai toni pesantissimi contro Napoli e, appunto, contro il segretario del Carroccio.

“Salvini: Napoli è casa mia. Lo ha dichiarato in diretta ieri sera a Quinta colonna e nessuno dei presenti gli ha detto nulla – scrive il sindaco della Città del mobile – Fossi stato presente gli avrei semplicemente detto che casa mia, invece, è Cantù e la Lombardia la mia terra, mentre Napoli per me resta una fogna infernale in cui lui merita di finire insieme a tutti i lombardi che hanno l’imperdonabile colpa di continuare a votarlo”.

Oggi il sindaco di Cantù ha pubblicato un altro post: “Napoli è una città sporca, inquinata, criminale, mafiosa, corrotta, degradata, clientelare, parassitaria e incivile. L’immagine perfetta per la sostanza del paese di cui è parte (e di cui, purtroppo, facciamo parte anche noi) che è anch’esso esattamente così ovunque. Napoli è solo più avanti di altri in questo. Però i napoletani non amano sentirselo dire”.

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