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Calcio: Juve; Buffon, in gran forma per Napoli e Barca

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E’ arrivato il mese decisivo. “Ci giochiamo tanto, vogliamo vivere un aprile da protagonisti” è il desiderio di Gianluigi Buffon, capitano e condottiero bianconero, convinto che la sua Juventus si presenterà al meglio agli appuntamenti decisivi: “Lavoriamo per questo da nove mesi, per arrivare a queste partite in grandi condizioni e con questa posizione di classifica”.

A rovinare la ripresa della preparazione ci ha pensato la pausa per le nazionali, che oltre a portare in dote la consueta dose di polemiche, ha tolto di scena fino al termine della stagione Marko Pjaca, fino a ieri unica alternativa in attacco a disposizione di Allegri. Il croato ha subito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Nei prossimi giorni rientrerà a Torino è sarà sottoposto a ulteriori accertamenti.

Il grave infortunio di Pjaca capita in un momento delicato: in meno di due settimane i bianconeri incroceranno Napoli, in campionato e nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, e Barcellona in Champions:

“L’accoglienza che ci riserva Napoli è sempre molto ‘calorosa’, spero solo che alla fine i valori dello sport possano emergere. La sfida con il Barca? Proveremo a passare il turno, con bravura e fortuna abbiamo conquistato queste due partite e speriamo di poter battagliare fino alla fine”.

Semplice e lineare il pensiero di Buffon, che spazza via le polemiche sui ritorni anticipati dei bianconeri dagli impegni con le nazionali: “Parole che non mi fanno nessun effetto, non è la prima volta che capitano, … manchiamo un po’ di fantasia”.

E sul presunto caso Barzagli, Buffon fa spallucce: “Nulla da dire, se è andato a cena, ha fatto bene”. Testa quindi alla doppia sfida contro il Napoli, “una delle espressioni migliori di calcio a livello internazionale” a cui, in questo momento, manca poco per arrivare alla vera consacrazione: “Abbinare tutto questo bel gioco a un risultato concreto”. Parole colme di rispetto nei confronti dei partenopei, quasi a fare da eco alle dichiarazioni di Sarri, convinto che debba prevalere l’amore per il passato di Higuain al rancore per il cambio di casacca di quest’estate.

“Mi associo a quanto detto da Sarri, gli fa onore” spiega Buffon, consapevole però che alle parole è necessario far seguire i fatti: “C’è una partita da giocare, un dopo partita da gestire, mi auguro che quello lo si faccia nel modo più consono”, per preservare la bellezza di uno scontro sportivo come quello tra Juventus e Napoli, “uno spot troppo importante per perderci in fatti miseri che non fanno il bene di nessuno”.

Buffon conferma di essere l’antidoto giusto ai veleni del calcio italiano anche quando l’argomento vira sulla spinosa questione relativa alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella curva bianconera, su cui il portiere non ha “nulla da aggiungere rispetto all’esauriente risposta del presidente Agnelli”: “I tifosi fanno parte della società civile, se possono andare allo stadio, o girare per la strada, significa che sono cittadini come gli altri”.

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