La delegazione ha avuto modo di approfondire, inoltre, l’effettiva natura e tipologia dei lavori di adeguamento che consentiranno, una volta ultimati gli stessi e garantita la necessaria fase di messa a regime dell’impianto ammodernato, di depurare ben 200 l/s (litri al secondo) di acque reflue urbane, rispetto ai 40 l/s attualmente trattati, ovverosia tutte le acque nere convogliate allo specifico impianto di depurazione e rinvenenti dalle utenze collocate nel Comune di Battipaglia alla sinistra idraulica del Fiume Tusciano.
Al fine, comunque, di garantire un contributo per il miglioramento della balneabilità delle acque della fascia costiera a ridosso della foce del Fiume Tusciano, l’amministrazione comunale ha profuso il massimo impegno per consentire un trattamento depurativo, ancorché semplificato, di tutte le portate nere in arrivo all’impianto prima dell’inizio dell’estate.
Resta evidente che dare soluzione allo specifico problema della depurazione significa affrontare la specifica tematica relativa all’inquinamento delle acque superficiali dovute agli scarichi civili, rilevandosi che, allo stato attuale, ancora non sono iniziati i lavori per il convogliamento delle acque reflue dei quartieri di Battipaglia alla destra idraulica del Fiume Tusciano (prevalentemente Belvedere) verso il depuratore di Salerno ed, ancora, non è chiara la natura degli scarichi immessi nel Fiume Tusciano da parte dei Comuni che si affacciano, direttamente ed indirettamente, sullo stesso corso d’acqua.
«Continua la “normalizzazione” del comune di Battipaglia – dice l’assessore Giuseppe Provenza -. L’azione dell’amministrazione comunale nei prossimi mesi proseguirà e sarà rivolta, in primis, a garantire la rapida e corretta ultimazione dei lavori di adeguamento e continuerà dando soluzione per poter procedere all’installazione della cabina elettrica necessaria all’alimentazione della nuova soluzione impiantistica, e, successivamente, ad essere parte attiva sia per l’avvio dei lavori di collegamento degli scarichi verso il depuratore di Salerno, che, ancora, a cooperare con le altre amministrazioni locali per il superamento di eventuali situazioni di criticità che possano in qualsiasi modo pregiudicare la qualità delle acque del Fiume Tusciano e conseguentemente della fascia costiera battipagliese».
«Il lavoro dell’ufficio tecnico comunale, attraverso l’ufficio ambiente e con la collaborazione del sovraordinato ingegnere Giuseppe Rocco ha consentito che durante il periodo transitorio, prima della messa a regime dell’impianto, verrà trattata e depurata l’intera portata delle acque reflue che giungono al depuratore pari a 200 litri/secondo- dichiara l’assessore Stefania Vecchio -».