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Il processo di crescita del gruppo prosegue

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La possibilità di calare il pokerissimo è sfumata per la Salernitana di Bollini ma è innegabile che il processo di crescita della squadra di Bollini prosegua senza soste e senza esitazioni. Anche contro il Cittadella, infatti, il team granata ha insistito col 4-3-3 e i meccanismi sembrano sempre più oleati, al di là degli interpreti che vengono di volta in volta chiamati in causa. I tanti impegni ravvicinati e gli acciacchi hanno costretto il tecnico mantovano a rivedere l’undici di partenza, in cui si sono registrate (rispetto a Pisa) le novità Bittante, Ronaldo, Della Rocca, Rosina ed Improta.

In buona sostanza, però, l’identità che il trainer granata ha dato alla sua squadra, corta, pronta a raddoppiare sugli esterni e a ripartire in rapidità, puntando sulla rapidità degli esterni, sul gran lavoro al centro dell’attacco di Coda, sugli inserimenti senza palla dei centrocampisti e sulle sovrapposizioni dei terzini (peccato per i tanti errori di Bittante, che è arrivato spesso e volentieri con disinvoltura al cross). Anche a Terni è probabile che l’allenatore della Salernitana confermi l’intelaiatura base, ma visto che i granata giocheranno in trasferta è possibile anche che venga rispolverato l’assetto “esterno” (leggermente più accorto).

Si candidano per ritornare nell’undici titolare Perico in difesa (con Bittante che potrebbe andare in ballottaggio con Vitale), Zito in mediana (Della Rocca era al rientro dopo una lunga assenza e le due gare ravvicinate potrebbero essere troppo “pesanti”) e soprattutto Sprocati in avanti, la cui capacità di saltare l’uomo è mancata nel corso del primo tempo contro il Cittadella. Aspettano una chance anche Schiavi, Luiz Felipe e Mantovani, ma Tuia e Bernardini stanno assicurando un rendimento elevatissimo. Andranno valutate le condizioni di Odjer (se stesse bene potrebbe anche tornare in campo a Terni) e Donnarumma (che contro il Cittadella è finito in Tribuna a causa di un non meglio precisato problema all’anca).

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