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Black out e momenti di paura a Gardaland

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Paura ieri per i visitatori di Gardaland a causa di un black out elettrico che ha paralizzato le giostre del grande parco veronese – proprio nella giorno di apertura stagionale – lasciando alcune persone ferme a 20 metri d’altezza sui seggiolini delle attrazioni.

Non c’è stato il panico perché le squadre di soccorso sono intervenute subito. Ma se l’è vista brutta una famiglia di turisti israeliani – padre, madre e due figli adolescenti – che si trovava su un vagoncino del “Sequoia Adventure ”, quasi al termine della rampa di salita.

Sono rimasti lì fermi, a quasi 20 metri d’altezza, con il cielo davanti, e il vuoto sotto. I quattro, spaventati, sono stati raggiunti dai “vigili” interni del parco, con la scala di sicurezza, e portati a terra in una ventina di minuti.

«Proprio una bella giornata», ha scherzato una volta in salvo la ragazzina, una 15enne. Intanto il black out si spandeva a macchia d’olio, fermando un po’ tutto: montagne russe, tazze rotanti, attrazioni varie e punti di ristoro.

Una disdetta sul piano dell’immagine, dato che i vertici del parco – che ha registrato 3 milioni di ospiti l’anno scorso – e di Merlin Enterteinments, gruppo proprietario della struttura, stavano presentando le novità della stagione 2017.

Il black out generale però, con il parco pieno fin dal mattino, non era prevedibile. I generatori – ha spiegato l’ad Aldo Maria Vigevani – sono immediatamente entrati in funzione ma, per sicurezza, è stato necessario spegnere e poi riavviare le attrazioni per poter arrivare alla normalizzazione. A provocare il black out «un guasto sulla rete interna del Parco»

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