Rapine ai portavalori, confiscati auto, conti e beni ad una famiglia salernitana

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Dopo le indagini della procura di Salerno, il Ros ha provveduto a notificare a A.C., di 35 anni un decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Salerno che dispone l’applicazione della misura cautelare di prevenzione personale della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni.

Il decreto dispone per il 35enne ed i suoi genitori tutti di Pagani la confisca di prevenzione previo sequestro di due auto, nonché la confisca della somma di €8500, di un libretto postale di risparmio e di un orologio di marca Rolex, del valore di €6200 circa.

Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti delegati al Ros dei carabinieri dal ufficio della Procura nell’ambito di una complessa e articolata attività di indagine, sviluppata tra il 2012 ed il 2014 nei confronti dei componenti di un pericoloso sodalizio di rapinatori specializzati nelle esecuzioni di assalti armati a furgoni portavalori, nei giorni del mese di marzo del 2012.

Infatti nell’imminenza della realizzazione di una di queste rapine era stato emesso il fermo di indiziato per 8 componenti dell’organizzazione tutti originari di Pagani e Acerno, nella provincia di Salerno. Tre destinatari c era anche il 35 anni in questione considerato come uno dei componenti del sodalizio nonché autore di alcune delle azioni delittuose ascrivibili al gruppo.

In particolare sono state rinvenute le sue impronte papillari sulla targa falsificata di un furgone di provenienza furtiva, utilizzato dei rapinatori per l’assalto del 22 maggio 2011 ad un furgone portavalori che raccoglieva gli incassi delle esercizi commerciali del centro Maximall di Pontecagnano.

In quella circostanza il bottino per i rapinatori fu di €40000. Il 5 marzo 2012 in occasione del provvedimento di fermo, il 35enne fu trovato in possesso di una pistola calibro 22 illecitamente detenuta e di un’altra pistola poi era stata trovata in un bar di Cava dei Tirreni ed era riconducibile ai familiari del 35enne ed anche a A.M. , coetaneo e sodale di C.A.

Infine il 35enne era anche intestatario del garage di Pagani, dove i Carabinieri sempre a marzo 2011 trovarono sequestrarono un parco macchine costituito da autovetture rubate è già affrontate per la Commissione di assalti armati. Su questo caso è già in corso il processo in primo grado mentre invece lo tiene provvedimento segue quello di confisca di beni immobili e immobili è messo invece dalla Procura della Repubblica di Salerno.

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