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Maiori: muore Massimo Del Pizzo è stato vice presidente Provincia

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Incredulità e sconcerto stamattina a Maiori alla notizia della morte del dottor Massimo Del Pizzo, avvenuta nella serata di ieri a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, dove viveva con la famiglia.

Aveva 67 anni e da diverso tempo combatteva contro una malattia degenerativa. Fatale, ieri sera, un malore improvviso mentre era con sua moglie Marta a cena. A nulla sono valsi i soccorsi. A darne notizia il quotidiano on line IlVescovado.it

Persona apprezzata e rispettata a Maiori, sua città natale, non soltanto per la sua attività di medico condotto ma anche per il suo impegno politico tra gli anni Ottanta e Novanta. Già assessore comunale di Maiori e vicesindaco nella giunta guidata da Salvatore Della Pace, è stato uomo di punta del Partito Socialista Italiano ai tempi di Carmelo Conte e Stefania Venturini fino a divenire vicepresidente della Provincia di Salerno. Da un ventennio, per ragioni familiari e professionali, aveva deciso di trasferirsi in Umbria.

Lascia la moglie Marta e le due figlie Serena e Maria Elena.

Domani, 19 aprile, alle 15, i funerali nel centro umbro con la salma che sarà tumulata nel cimitero di Castiglione del Lago.

Il ricordo di Sigismondo Nastri, decano dei giornalisti della Costa d’Amalfi: «Una volta, ricordo, tanti anni fa, quando a Maiori ancora si faceva politica, paragonai in un articolo il corso Reginna al transatlantico di Montecitorio: lungo corridoio dei passi perduti. Era abitualmente attraversato la mattina da tre personaggi: Antonio Cavallari, Vincenzo Romano e Massimo Del Pizzo, fino a ieri ultimo superstite del gruppo. Discutevano e si confrontavano su temi della politica nazionale e locale.

La scomparsa di Massimo, che apprendo in un letto d’ospedale, mi addolora molto. Bravissimo medico, figlio d’arte mi vien da dire, Massimo lascia una traccia profonda del suo impegno di amministratore in ambito locale e provinciale. Era un amico: non solo mio (anche se poi ci siamo persi di vista), ma di tutti quelli che, conoscendolo, lo stimavano, lo apprezzavano, gli volevano bene».

Fonte IlVescovado

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