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Serie A: Napoli frena e scivolone Milan, Lazio a valanga

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La frenata del Napoli ed il crollo del Milan sono le notizie più clamorose di questa  33/a giornata ricca di gol.  Spicca il crollo fra ieri e oggi delle milanesi. Dopo il ko per 5-4 dell’Inter contro la Fiorentina, arriva la sconfitta interna del Milan contro l’Empoli di uno Skorupski che para tutto, così la squadra di Martusciello compie una nuova impresa dopo quella del Franchi con la Fiorentina. Il Milan recrimina sul rigore fallito da Suso e la traversa colpita da Ocampos.

E’ una vittoria, quella dell’Empoli, che rende inutile il successo del Crotone sul campo di una spenta Sampdoria, visto che i calabresi, a cinque giornate dalla fine, hanno sempre cinque punti di distacco dai rivali. Continuano comunque a credere nella salvezza, spinti dal tecnico Nicola che non vuole mollare di un centimetro.

Nella partita dell’ora di pranzo, il Napoli non va al di là del pari sul campo del Sassuolo: Sarri accusa l’arbitro Damato, ma la realtà è che adesso la Roma, se domani come da pronostico vincerà sul campo del Pescara dell’ex nocchiero giallorosso Zeman, potrebbe andare a +4 su Insigne e soci, inseguendo così con maggiore convinzione, e nonostante il calendario, peggiore quel secondo posto che vale oro, leggi l’accesso diretto in Champions League.

Sul campo di un Chievo che non sa più vincere, il Torino fa tre gol ma rimane all’asciutto il superbomber Belotti. Ora i granata sono al nono posto, e primi delle squadre che fa tempo hanno poco o nulla a chiedere a questo campionato.

Fra loro ci sono anche Udinese e Cagliari, affrontatesi al Friuli in una sfida vinta dai padroni di casa. Infine il Palermo, che nonostante i cambi di allenatore continua a collezionare brutte figure: stavolta ne prende 6 all’Olimpico dalla Lazio del micidiale duo Immobile-Keita, oggi cinque gol in due.

I rosanero sono da tempo già con la testa, e non solo per via della classifica, in serie B, al punto da diventare uno spot vivente della necessità di far tornare la massima serie a 18 squadre. Ma da questo punto di vista la lega calcio non ci sente, e la situazione rimane questa.

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