Il comune di Acerno intitola una piazza all’aviatore caduto nel 1943

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La giunta comunale di Acerno, dimostrando una straordinaria sensibilità umana, ha deciso di intitolare una piazza del centro dei monti Picentini a Dewey Leroy Gossett, lo sfortunato aviatore che nel settembre 1943 perse la vita cadendo sul monte Accellica e le cui spoglie sono state ritrovate dall’associazione Salerno 1943 nel novembre del 2014. La cerimonia d’inaugurazione si terrà sabato 6 maggio alle ore 11,00.

L’individuazione del crash site di questo pilota si deve alla profonda conoscenza dei luoghi che circondano Acerno e alla straordinaria disponibilità di Aniello Sansone e Italo Cappetta. Grazie al loro prezioso aiuto fin dal 2012 è stato possibile ai volontari di Salerno 1943 localizzare il punto dove cadde l’aereo, in una zona impervia a poca distanza dalla sommità del monte Accellica.

I frammenti rimasti nel terreno hanno confermato fin da subito che si trattava di un velivolo statunitense. Il ritrovamento di un pezzo della pompa del sistema di raffreddamento ha permesso di identificarlo come un cacciabombardiere A-36. Lo storico Lino von Gartzen ha fornito diversi rapporti relativi ad aerei di questo tipo caduti in Campania. Uno ha in particolare richiamato l’attenzione dei ricercatori. In esso l’estensore riferiva che l’aereo in questione era precipitato ad “Acerra”. Comunque, ad una più attenta lettura della mappa allegata alla documentazione è stato appurato, osservando anche i paesi elencati nei pressi della zona dell’impatto, che la località non era “Acerra” bensì “Acerno”. In tal modo è stato possibile apprendere che il pilota a bordo si chiamava Dewey L. Gossett e che la matricola dell’aereo era 42-83976.

A seguito della pubblicazione di questa scoperta sul sito dell’associazione, Salerno 1943 è stata contattata da Joshua Frank, addetto per l’Italia del DPAA, l’ufficio del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che si occupa di recuperare le spoglie dei soldati americani dispersi in guerra. Joshua ha informato i ricercatori che i resti dell’aviatore avrebbero potuto essere ancora sul luogo dell’impatto dato che egli risultava disperso dal 1943. Stimolati anche dagli appelli pervenuti da Nora Messick, nipote del povero aviatore, i volontari si sono inerpicati in più occasioni sul crash site per esplorare meglio la zona. Nell’escursione del 1° novembre 2014 la loro attenzione si è concentrata nel punto dove in precedenti occasioni avevano rinvenuto elementi metallici del paracadute e dell’uniforme di volo. Ad un certo punto, nei pressi di una fibbia metallica che serviva per sostenere l’imbragatura del paracadute, sono apparsi piccoli frammenti d’osso e poi quella che sembrava essere parte di una mandibola umana. Le ricerche sono quindi state sospese, è stato marcato il punto e sono state informate le autorità militari.

A tal proposito, Luigi Fortunato, presidente del sodalizio salernitano, ha detto: “Abbiamo particolarmente apprezzato la squisita disponibilità dimostrata dall’Arma dei Carabinieri nella persona del tenente colonnello Pasquale De Luca, del capitano Giuseppe Costa e del maresciallo capo Pasqualino Fisichella che hanno prontamente avviato le dovute procedure permettendo in tal modo un’agevole risoluzione del caso”.

Comunicazione del ritrovamento è stata data anche al DPAA che ha provveduto a far prelevare i resti umani da un team di addetti degli affari cimiteriali provenienti dalla base statunitense di Ramstein in Germania. In seguito essi sono stati trasferiti all’ufficio di medicina legale del DPAA nel Nebraska. Agli inizi di marzo 2016 il risultato dei test del DNA e la comparazione delle impronte dentali hanno confermato che le ossa appartengono a Dewey L. Gossett. Di conseguenza, lunedì 11 aprile 2016, è stato tenuto un funerale di Stato al quale hanno partecipato tutti i familiari di Dewey. La cerimonia si è svolta presso il cimitero di Wellford, una cittadina della contea di Spartanbourg, nel South Carolina.

Dewey nacque il 28 febbraio del 1920 ad Arcadia nel South Carolina da William Cleveland e Sallie Hughes Gossett. Aveva 3 fratelli e 3 sorelle. Frequentò la Fairforest High School e fu il primo nella sua famiglia a diplomarsi. Si arruolò come volontario nell’aviazione il 4 novembre 1940. Conseguì il brevetto di pilota e raggiunse il grado di Flight Officer. Prestò servizio nel 527th Fighter/Bomber Squadron del 86th Group. Nell’agosto 1943 lo squadrone venne impiegato nell’attacco a Troina durante la campagna di Sicilia. Il suo velivolo fu colpito da un proiettile di contraerea al piano di coda e Dewey dovette impegnarsi notevolmente per rientrare sano e salvo alla base. La foto che ritrae i danni subiti dal suo aereo venne usata per la stampa americana e fu intitolata “Take it – and come back safely”.

Nel settembre 1943, la squadriglia di Gossett venne dislocata presso il “Sele Airport”, una delle strisce di atterraggio create dagli americani all’indomani dello sbarco di Salerno per permettere l’atterraggio dei caccia d’appoggio alle truppe a terra. Il 27 settembre il reparto condusse un attacco contro le truppe germaniche che si ritiravano dalla piana di Salerno seguendo la strada Acerno-Montella. Ad un certo punto l’aereo condotto da Dewey virò verso destra mentre gli altri virarono a sinistra. Fu visto dai suoi compagni di squadriglia per l’ultima volta nei pressi di uno stretto ‘canyon’ dopo di che scomparve. Forse l’aereo venne attaccato da un caccia tedesco oppure fu vittima della contraerea presente in zona. Di Dewey non si seppe più nulla per oltre 70 anni, fino a una fredda mattina dell’autunno 2014.

La sua famiglia, appresa la notizia della cerimonia, ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare l’intera popolazione del comune di Acerno per aver onorato un membro della nostra famiglia: l’ufficiale Dewey L. Gosset. Siamo realmente onorati della scelta di voler assegnare il nome di Dewey ad un largo in città. Grazie davvero per continuare a tenere vivo il suo ricordo. Desideriamo ringraziare anche l’associazione Salerno 1943 e i suoi volontari, per la loro perseveranza nello scalare il monte Accellica in più occasioni per cercare Dewey. Cio’ ha reso possibile conoscere il destino del nostro amato e ci ha dato la possibilità di poterlo onorare come merita. Noi tutti vi siamo davvero grati”.

Resta ancora da scrivere un’ultima pagina di questa storia. I familiari di Dewey hanno riferito ai ricercatori che i genitori di Gossett ricevettero nell’immediato dopoguerra una lettera da un uomo che affermava di avere notizie sulla sepoltura di Dewey e chiedeva un compenso in denaro per rivelarle. Le autorità militari consigliarono loro di non dare risposta a questa segnalazione in quanto si trattava di un atto di sciacallaggio. Questo particolare spiegherebbe perché i resti del povero aviatore non furono mai ritrovati. Forse chi accorse per primo sul luogo del disastro li nascose dopo aver preso le piastrine che recavano l’indirizzo del familiare più prossimo. L’associazione ha chiesto ai suoi congiunti di fare il possibile per recuperare tale lettera affinché si possa identificare l’autore di questo ignobile gesto.

 

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