Antitetanica introvabile in farmacia, la disavventura di una donna ferita ad una mano

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Trovare l’antitetanica in farmacia? Un’impresa impossibile. Ne sa qualcosa una signora di 40 anni di Angri che ha vissuto un’odissea per trovarne una fiala.

La donna si era ferita ad una mano con un ferro arrugginito. Dopo essere stata medicata in ospedale i medici del pronto soccorso le hanno prescritto un antitetanico.

Qui è cominciata l’impresa. Nessuna farmacia nel raggio di parecchi chilometri aveva a disposizione le fiale. Solo dopo un lungo peregrinare tra tensione e disperazione si è trovata una soluzione tampone – come scrive Il Mattino – con un vaccino combinato contro la difterite ed il tetano.

Gli ospedali hanno piccole scorte, ma per legge, non possono essere somministrate a chi giunge in pronto soccorso ma utilizzabili solo peri ricoverati. La scarsa disponibilità dell’antitetanica riguarda il territorio nazionale.

Il siero antitetanico è formato da anticorpi (gammaglobuline umane) estratte dal sangue di donatori vaccinati e serve a dare copertura in caso di ferite a rischio infezione. Il vaccino, invece, stimola la produzione degli anticorpi, rendendo la persona immune all’infezione, ma non immediatamente. Perché il vaccino abbia effetto è necessario, infatti, che trascorra un certo periodo di tempo affinchè l’organismo produca gli anticorpi. Il vaccino dura per diversi anni, a volte per tutta la vita.

Il ciclo vaccinale va fatto, però, completo con tre somministrazioni a distanza. In Italia la vaccinazione contro il tetano è obbligatoria dal 1963 e ha contribuito a ridurre i casi di tetano a circa 50 l’anno (dati dell’Istituto superiore di Sanità). La fascia più colpita sono gli anziani, soprattutto donne, perché mai sottoposti al vaccino. C’è da dire che anche chi è stato vaccinato, dovrebbe eseguire ogni 10 anni una dose di richiamo, specialmente se si fa un lavoro a rischio espositivo o se ci si reca in Paesi in cui le condizioni sanitarie sono precarie.

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  • Il 19 novembre 2017 in modo accidentale mi sono ferita alla mano sinistra con il coltello e al pronto soccorso dopo i punti di sutura, il chirurgo mi prescrive la fiala antitetanica entro le 24 h dall’accaduto. Comincia l’ avventura della ricerca che è durata 20 ore e svariati chilometri senza successo, fino ad arrivare all’ ASL di appartenenza e riceverla. Che vergogna per l’ Italia! Non vi ferite che morite!!!

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