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Vale la penna di_versar (Parole, vino e libertà)

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Si siede. Ha una gonna ampia, bianca che gioca con le caviglie sottili.
Nessun orpello, gioiello.
Una cartolina tra le mani con una dedica che mai spedira’.
Accarezza le parole e tra le curve ne legge di nuove.
La immagino così, lei che è dentro i suoi jeans con le tasche strette dove vi infila una parolaccia, un sasso, la cicca spenta di una sigaretta. Le altre le ha perse, regalate o spezzate per dispetto.
Lei che è dentro tasche di vicoli angusti, bevute di mare e che è alla guida di gabbiani che non cavalchera’.
Siede e si gode la terra e tutti i sassi, è tutta nei suoi passi.
La immagino anche lì.
Eppure è Bene quel che inizia con un cuore di quelli lanciati per gioco, come un gesto di poco.
Non conto i messaggi, le foto, quel giorno di fate e d’estate, il caldo ed il mio foulard. L ho legato ai capelli e alla tua voce.
La tua voce … sapeva di notte, di lenzuola disfatte e stropicciate e finestre con tendine merlettate.
Sorridi.
Lo so.
Poi i pianti. La pianti? Nei prati, ho messo il dolore, i libri, i disegni, l’inchiostro silenzioso.
Le mie lacrime tra la tua voce. Le tue tra le mie parole.
E .. “Hey. Sei bella!” Tra le mie brutture e le cicatrici ricamate su unghie scalfite.
Io le ho tagliate
Ho smesso di sognare e lotto a metà, nel mio esser incompleta.
Tu non dormi.
E corri ancora. Sempre.
Coi tuoi sassi?
Fermati.
Tutto questo oggi è per te.

 

Fatima Mutarelli

Mail: valelapennasi@gmail.com
Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)

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