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Il sindaco di Agropoli firma l’ordinanza per la prevenzione degli incendi

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Il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, lo scorso 20 luglio, ha varato un’ordinanza per la prevenzione e la lotta contro gli incendi. Viene stabilito che fino al 30 ottobre, con cadenza temporale, continuativa e costante e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, i proprietari e/o detentori a qualsiasi titolo, non frontisti di terreni coltivati, o se incolti, fortemente inerbiti, ricadenti in tutto il territorio comunale devono provvedere a rimuovere dai terreni: sterpaglie, cespugli, rovi, sottobosco, ramaglie, erbe secche, arbusti e piante arboree infestanti o altro, nonché ogni altra possibile fonte d’incendio, rifiuti compresi.

Gli stessi soggetti devono assicurare, lungo i propri confini, un’apposita fascia frangifuoco non inferiore a 10 metri. Per i proprietari di terreni laterali invece alle strade comunali, provinciali, e vicinali, nonché tutti i proprietari frontisti di aree e spazi pubblici o gravate da servitù di uso pubblico, sono obbligati alla pulizia, per una fascia frangifuoco non inferiore a 50 metri, dei propri terreni da ogni residuo vegetale e/o da qualsiasi materiale. Si rammenta che fino al 30 ottobre é vietato bruciare nei campi, anche in quelli incolti, le stoppie delle colture, dei prati e delle erbe infestanti nonché gli arbusti e le erbe lungo le strade comunali, provinciali e vicinali.

Sono vietate, inoltre, tutte le azioni e le attività determinanti anche solo potenzialmente l’innesco d’incendio. I proprietari e i possessori, a qualsiasi titolo, di terreni ricadenti in tutte le predette fattispecie, saranno ritenuti responsabili dei danni che si verificassero per la loro negligenza o comunque per l’inosservanza delle vigenti disposizioni di legge e delle disposizioni sopra impartite. Le sanzioni previste per i trasgressori vanno dai 25 ad oltre 10.000 euro.

«Dopo gli incendi dei giorni scorsi – afferma il sindaco Adamo Coppola – abbiamo varato l’ordinanza per prevenire ulteriori eventi incendiari. Sono normali regole del vivere civile, che mirano ad evitare pericolo per pubblica e privata incolumità. Considerato che le “aree verdi” del Comune rappresentano un patrimonio da preservare – conclude – rendiamo noto ai cittadini che i terreni inseriti nel catasto incendi non potranno essere interessati da trasformazioni urbanistiche per la durata di 15 anni dall’evento».

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