Caporalato, paghe fino a 2 euro e mezzo l’ora: 10 arresti e 24 denunce

Stampa
Lavoravano anche 12 ore al giorno per una paga diaria di appena 30 euro, due euro e mezzo all’ora, alcune delle persone individuate in questi giorni dalla polizia nell’ambito di una vasta operazione contro il caporalato in varie regioni d’Italia che ha portato finora, complessivamente, a 10 arresti e 24 denunce.

Si tratta di una seconda fase del progetto chiamato “ALTO IMPATTO – FREEDOM”, condotto dalle Squadre Mobili di Agrigento, Forlì-Cesena, Latina, Lecce, Matera, Ragusa, Salerno, Siracusa, Taranto, Verona e Vibo Valentia, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine.

Nel corso dell’operazione è stata accertata l’inosservanza delle norme contributivo-previdenziali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché, in alcuni casi, dell’illecita attività di intermediazione tra la domanda e l’offerta, compiuta dai cosiddetti “caporali”.

In provincia di Ragusa sono stati arrestati 3 italiani, accusati di avere costretto alcuni braccianti a lavorare fino a 12 ore e retribuiti con 30 euro al giorno. Altre 9 persone, sempre nel ragusano, sono stati deferiti per il medesimo reato. In provincia di Latina sono stati arrestati 3 ulteriori italiani, sempre per sfruttamento di manodopera: in questo caso i braccianti venivano costretti a vivere all’interno di container metallici in condizioni igieniche precarie.

In provincia di Matera sono stati deferiti 3 individui e comminate sanzioni per 14.000 euro. Nelle provincie di Agrigento e Verona sono state infine sospese rispettivamente 2 ed 1 attività e sono state comminate contravvenzioni per 69.000 e 25.000 euro.

Considerata anche la prima fase, in totale sono state controllate 867 persone e 76 aziende (4 attività sono state sospese); sono state arrestate 10 persone e ne sono state deferite 24. I poliziotti della squadra mobile sono stati coadiuvati dai Reparti Prevenzione Crimine e Gabinetti Regionali di Polizia Scientifica, nonché uffici di altre amministrazioni, come gli Ispettorati Territoriali del Lavoro.

AGRIGENTO: 70 persone e 12 aziende controllate, sanzioni amministrative per 69.000 € e 2 sospensioni di attività;

FORLÌ CESENA: 11 persone e 1 azienda controllata;

LATINA: 53 persone e 4 aziende controllate, 3 arrestati (caporalato);

LECCE: 31 persone e 2 aziende controllate;

MATERA: 45 persone e 6 aziende controllate, 3 deferimenti (caporalato), 1 arrestato (1 lavoratore con un provvedimento restrittivo pendente), sanzioni per 14.000 €.

RAGUSA: 124 persone e 12 aziende controllate, 3 arrestati e 9 deferiti (caporalato);

SIRACUSA: 12 persone e 3 aziende controllate.

SALERNO: 23 persone e 5 aziende controllate;

TARANTO: 238 persone e 3 aziende controllate;

VERONA: 14 persone ed 1 azienda controllata, 1 sospensione di attività, 1 deferimento per impiego di irregolari e sanzioni per 25.000 €;

VIBO VALENTIA: 11 persone e 1 azienda controllata.

Considerata anche la prima fase, in totale sono state controllate 867 persone e 76 aziende (4 attività sono state sospese); sono state arrestate inoltre 10 persone e ne sono state deferite 24.

1 Commento

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.