Salerno: è diventata una discarica a cielo aperto la Foce del Fiume Irno

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La Foce del fiume Irno, in pieno centro a Salerno, era stata individuata da Legambiente agli inizi del mese di Luglio come una delle aree con la concentrazione di inquinanti più alta in tutta la Provincia. A distanza di settimane la situazione non è cambiata come testimoniano queste foto scattate ieri proprio a ridosso del Lungomare Tafuri, a Torrione.

In tanti, turisti e non, affacciandosi dalla balaustra per ammirare il panorama avranno notato che sul pelo dell’acqua galleggiano sacchetti di immondizia abbandonati, bottiglie e buste di plastica. Non certo un biglietto da visita incoraggiante in una zona centrale e di grande passaggio per la quale sembra stano che nessuno ancora abbia predisposto un intervento di bonifica. Inoltre, nei pressi delle panchine installate lungo la strada, spesso sostano senzatetto e ubriachi che bivaccano e lasciano a terra bottiglie di birra e cibo.

11 Commenti

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  • Questa inarrivabile ed incoraggiante visuale la si può gradire e contemplare direttamente dall’entrata del Grand Hotel Salerno da dove, l’inutile Sindaco accompagnato dal solito improduttivo giovane Assessore nominato, celebrano giornalmente il successo di Salerno come meta turistica internazionale e Citta’ Europea da prendere ad esempio.

  • nell’ultimo anno la foce irno è stata pulita solo dai volontari di Legambiente, la città è allo sfascio totale, basterebbero una decina di contenitori in più della spazzatura( nei punti dove sistematicamente traboccano), qualche operatore ecologico in più, con turni anche serali(come si fa nelle vere citta turistiche) un 100 di Fischer e una cinquantina di poggia schiena di legno per una 50 di panchine saltate sul lungomare.
    Se un amministrazione(una giunta) non riesce a fare ciò dovrebbe avere l’onestà di dimettersi in blocco.

  • Preso atto delle condizioni igieniche da terzo mondo presenti in tutta la città di Salerno, nella totale inerzia dell’amministrazione comunale, nella esiguità dei controlli delle forze dell’ordine, Vi invito a risvegliare la Vostra capacità di indignazione e quel senso civico che per anni ha fatto si che Salerno si differenziasse da altre città limitrofe e dal capoluogo, e il momento di dire BASTA!!!!!!

  • La kermesse di Salerno metà internazionale e a 100 mt una delle tante discariche a cielo aperto è il reale stato delle cose.
    Inviterei il sindaco e l’assessore a non lasciare la convencion in auto con vetri oscurati, ma di camminare a piedi fino alla stazione, sentiranno i profumi di stradine ridotte a bagni pubblici, discariche a cielo aperto, marciapiedi rotti con tavole di legno trabballanti, meno conferenze più decenza.

  • Non è il senso civico ad aver differenziato i salernitani, ma una fortunata stagione in cui sono state fatte alcune cose giuste (e anche costose) che in altri luoghi per varie ragioni non si sono potute fare

  • Non concordo pienamente, le percentuali di differenziata si fanno con l’ aiuto dei cittadini.
    L’80% dei salernitani è fatto principalmente dai “paesanotti trasferiti”, gente che conferisce il carattere provinciale ma al contempo è abituato a tenersi l’uscio di casa pulito.

  • e’ la salerrno che vuole de luca,la storia si ripete nel tempo prima con de biase adesso napoli,2 fantocci per spianare la strada al figlio di de luca 1 corrotto senza titoli avviato dal padre alla migliore scuola del guadagno e del ladrocinio e della corruzione ” la politica “, la salerno sporca e figlia di de luca che ha fatto assumere nelle partecipate del comune tanti scansafatiche che camminano solo nei furgoni perdendo per strada la spazzatura,sostando solo nei bar,ma altrimenti il feudo salernitano dei voti de luca come se lo faceva?bastava tenere i cassonetti in strada come avviene ma veramente nelle migliori e civili citta’ ed anche se siamo ” cafoni ” ma il sacchetto nel cassonetto lo mettiamo!! ma altrimnti come faceva a giustificare il costo abnorme della differenziata che tutto e’ tranne che differenziata e’ tutto un miscuglio spacciato per differenziata,e salerno lurida come non mai sacchetti abbandonati dovunque plastica e cartecce e bittglie vuote in ogni strada e l’esimio sindaco che si lava la bocca con salerno bellezza europea……ma siamo proprio un popolo di pecoroni a non prenderlo a calci in bocca e cacciarli con tutti i consiglieri!!!!!!!!!!!!!!povera salerno da paesotto decente anche delle ” chiancarelle ” a super citta’…………della munnezza e delle opere incompiute.

  • Per quegli importi stellari di differenziata, dovrebbero minino venirci a passare la cera a casa un paio di volte a settimana.
    E’ chiaro che il Comune distrae la Tari per altri scopi che, ormai cosciamo benissimo come pagare lo stipendio a tutti quegli sfravicati delle partecipate che invece di lavorare si grattano la panza nei bar ma che assicurano caterbe di voti al aistema deluchiano.
    Continuano a buttarci fumo in faccia, negando l’evidenza dei fatti di una Citta sporca e puzzolente, millantando successi e ribalte internazionali che non abbiamo. L’aspetto peggiore e’ che invece di cercare di migliorare la vita del cittadino contribuente Salernitano con servizi consoni e degni delle tasse che gli appioppano, lo spremono come un limone. Non c’e aliquota che afferisce all’amministrazione cittadina che non sia al massimo dei valori consentiti. Non c’e un servizio offerto, di qualita’ vicino alla decenza, che non costi come in una citta grande ed organizzata.
    Spendono e buttano soldi dalla finestra avendo buchi di bilancio grandi come crateri lunari, vendono suoli pubblici per cassa calpestando le esigenze sociali ed abitative del contribuente.
    L’assessore nominato dal Padre non a caso lo hanno piazzato al Bilancio perche’ quando ne arrivera’ uno normale e slegato dal sistema ci informera’ ufficialmente che Salerno e’ una Citta’ economicamente fallita.

  • Non proprio: tu il servizio devi prima tirarlo su, poi farlo funzionare. La parte a cui tu ti riferisci è il tratto finale, ma non è che il tratto finale inficia quello che ci deve essere a monte in termini di messa a disposizione di risorse economiche, organizzazione, ecc.ecc. La differenziata non la fai gratis, è un servizio che ha dei costi notevoli. Dunque, molti comuni campani non ci sono riusciti perché le loro casse versavano in condizioni peggiori delle nostre per altre ragioni e anche perché in alcuni casi dovevano affrontare allo stesso tempo i noti problemi che hanno poi messo in ginocchio la regione (la chiusura delle discariche, la conseguente crisi dei rifiuti, il problema dell’interramento dei rifiuti tossici, il problema dello smaltimento, ecc.): tuttavia, ci sono ottimi esempi di cose riuscite bene in molti paesi cilentani e vesuviani, più raramente nell’area a nord di Napoli. Anche a Napoli città, dipende dalle aree: a Bagnoli partirono fortissimo (91%), mentre in altre zone della medesima città le cose andarono molto diversamente, e direi che ancora oggi facciano fatica (ma sono pure in predissesto da anni, ricordiamolo). Altra cosa ancora è il problema, valido per tutti, del numero degli abitanti: quando si è tre gatti, fare la differenziata è facilissimo e infatti in comuni di meno di 600 abitanti puoi raggiungere quasi il 100% (es. Tortorella, SA). A Bacoli (NA, 27000 abitanti) differenziano come a Baronissi (10000 abitanti in meno) o a Mercato San Severino (stesse dimensioni). A Pozzuoli vanno meglio che a Cava. Tutti i dati di cui ti parlo si trovano nel dossier di Legambiente (Comuni ricicloni Campania), ce l’ho in pdf ma si trova da scaricare online sicuramente.

  • Tutti i commenti perfetti:
    1)IN tutte le partecipate,dipendenti “sfravcati” nullafacenti,svogliati e onnipresenti in bar e sale-scommesse;
    2)società create ad arte per essere un serbatoio inesauribile di voti;
    3)oltre al figliuol prodigo nominato assessore senza nessun motivo apparentemente valido,manipolo di manager e super manager INCAPACI e super retribuiti;
    4)ricordo perfettamente De Luca quando cominciò a sponsorizzare la raccolta differenziata:ASSICURAVA UNA DIMINUZIONE-DIMEZZAMENTO DELLE TASSE SUI RIFIUTI ,perché appunto dalla raccolta differenziata il comune di Salerno avrebbe ricavato degli utili. Chi dice il contrario è veramente un ipocrita:vedete i ragazzi che recuperano carta e cartoni?Beh,lo fanno perché ci guadagnano. Idem per i classici “piattari”,che recuperando ferro e metalli,ci guadagnano appunto.Idem per plastica,vetro ecc.
    Un’ultima cosa:come mai il progetto di un inceneritore non ha preso più piede?Sarebbe stato un ottimo investimento,avrebbe creato lavoro,ricchezza e dall’energia prodotta sarebbero dovute crollare le tasse.
    Credo che il “regno dei De Luca”è destinato ad esistere ancora tanti anni per i motivi di cui sopra,e soprattutto perché siamo un popolo incapace di ribellarsi e di prendere posizione ed iniziative per il bene della collettività. Pecore

  • Dico la mia sull’inceneritore: mi pare che quello di Acerra funziona a metà perché ci sono oramai troppi pochi rifiuti per poterlo far funzionare a pieno regime. Ora, se quello di Acerra, che serve una area molto più popolosa della nostra, funziona per metà, figurati quello nostro a cosa sarebbe servito…

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