In queste aree lo “shock termico” sarà ancor più netto e clamoroso, perchè il brusco calo delle temperature sarà un vero e proprio tracollo, fino a -20°C quindi venti gradi in meno rispetto a queste ore. E non sarà uno “shock” indolore.
Il maltempo che nei prossimi tre giorni colpirà il Centro/Sud, sarà più estremo perché lo “shock termico” sarà più netto e i mari, caldissimi, alimenteranno l’energia dei fenomeni temporaleschi.
Quanto accaduto domenica scorsa a Scilla, sulla Costa Viola (Reggio Calabria) testimonia la gravità che questi fenomeni estivi possono avere nelle Regioni meridionali. Le zone più a rischio nei prossimi giorni saranno moltissime, tra Abruzzo, Molise, Puglia, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
I violenti temporali in arrivo non riusciranno a smorzare la crisi idrica, anzi: aggraveranno ulteriormente la situazione. Una situazione drammatica, anche a causa degli incendi che rendono elevatissimo il rischio idrogeologico. La cenere, infatti, rende impermeabile il suolo che non riuscirà ad assorbire le piogge, lasciando i terreni a secco e mettendo a rischio frane e inondazioni tutte le zone che hanno avuto incendi.
Lo scrive il sito Meteoweb.eu
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