Giovani Democratici Salerno in campo per ricostituzione biblioteca di Mosul

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Tra i crimini più efferati perpetrati con lucida follia dai barbari del sedicente Stato islamico, tra Siria ed Iraq, accanto a stragi e sevizie, vi è sicuramente la sistematica distruzione del patrimonio artistico e culturale, con strumentali motivazioni di ordine religioso piegate a finalità di propaganda politica e annientamento della multiculturalità che per secoli ha caratterizzato quelle terre. Tutti abbiamo ben impresse le immagini delle devastazioni di Palmira, che ha visto anche la vigliacca uccisione di Khaled al-Asaad, o di Aleppo e del museo di Mosul.

Proprio a Mosul è stata data alle fiamme anche la biblioteca universitaria, ricca di migliaia di volumi, testi antichi, mappe, pergamene e documenti di varia natura. I giovani e gli studenti della città si sono prodigati nel recupero di quanto scampato al fuoco e, ora che il centro iracheno è stato riconquistato, hanno avviato una raccolta internazionale di testi per cercare di rimettere in piedi la biblioteca anche in vista della ripresa delle attività didattiche, con il supporto del blog Mosul Eye che ha accuratamente raccontato al mondo ogni fase dell’occupazione.

Un’iniziativa dal significato simbolico, e non per questo meno concreto, enorme: di rinascita, di riappropriazione delle proprie radici e della propria identità al di là di ogni imposizione e strumentalizzazione, di solidarietà tra i popoli. Un libro può molto più di una bomba o del terrore. La voglia di rimettersi in piedi di quei ragazzi ne è la dimostrazione.

In Italia le librerie indipendenti salernitane (penso alla ‘Ex Libris Cafè’ di Michele Gentile a Polla) sono state le prime ad aderire, adattando allo scopo la possibilità del ‘libro sospeso’, e questo non può che inorgoglirci.

Anche come federazione provinciale dei Giovani Democratici vogliamo fare la nostra parte, avviando -orientativamente da qui all’autunno prossimo- presso la sede di via Manzo una raccolta di testi e di fondi da inviare alla nuova biblioteca di Mosul. Ci sembra il minimo per contribuire, dal basso e in modo concreto, alla rinascita di quella città e dell’Iraq.

Contestualmente sensibilizzeremo le amministrazioni locali, l’università ed il sistema bibliotecario del territorio a fare altrettanto predisponendo analoghe iniziative. Mi auguro vi possano convergere anche altre forze civili e politiche. Da Salerno, come è nella nostra storia millenaria, può partire un significativo messaggio di fratellanza e multiculturalità.

 

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