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A 24 anni dalla morte del fratello riceve una telefonata

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Quando nel 1993 suo fratello maggiore, all’epoca poco più che ventenne, morì a causa di un tumore, per Omero fu una tragedia. Mai avrebbe immaginato che 24 anni dopo avrebbe potuto riabbracciarlo, anche se indirettamente, grazie a un nipote che non sapeva di avere e che è l’esatta fotocopia di suo padre.

Sembra una storia scritta per un romanzo, e invece è la realtà, raccontata dal protagonista, Omero Sodo, al Gazzettino di Pordenone. Una storia di sorprese, che sta commuovendo l’Italia intera. Tutto è cominciato il 23 luglio 1993, quando Massimo Sodo, a soli 24 anni, perse la sua battaglia contro il cancro.

Anni, questi di sofferenza e dolore, fino a qualche mese fa, quando Omar, che oggi di anni ne ha 45 ed è il titolare di una famosa pizzeria al centro della città friulana, ha scoperto che Massimo aveva un figlio, che ha 24 anni e vive in Germania, frutto della relazione con una donna sposata e del quale mai ha saputo l’esistenza. È il venerdì di Pasqua quando a casa di Omero arriva una telefonata.

A rispondere è sua moglie Mariangela, la quale fa sapere al ragazzo alla cornetta che suo marito è assente ma che lo farà richiamare appena rincasato. La donna, però, capisce che c’è qualcosa di strano e richiama quel numero di Francoforte. Le risponde lo stesso giovane che tra i singhiozzi confessa: “Sono il figlio del fratello di Omero”.

Una notizia che non poteva di certo aspettare di essere resa nota. “Ho cercato su Facebook la foto – racconta Omero al Gazzettino -, è identico a mio fratello”. Richiama in Germania e il giorno dopo parte per andare a conoscere il nipote. “Mi stava aspettando fuori dal balcone. Mi è corso incontro e ci siamo abbracciati”.

 

 

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