In breve la trama: Ciacianiello, pescivendolo di una cittadina del Sud Italia, esasperato dai continui schiamazzi, viene raggirato da un imprenditore senza scrupoli. Si impegna a far chiudere il negozio di dischi, punto di ritrovo dei ragazzi del quartiere, adiacente alla sua pescheria. Frizzy, eccentrico proprietario del negozio di dischi e Fravaglio, fratello minore di Ciacianiello ma di mentalità più aperta, provano a farlo rinsavire. “Salifornia – spiega il regista Andrea Beluto – mostra l’atmosfera, le dinamiche di Salerno, città da cui provengo. Negli ultimi anni numerose trasformazioni, urbanistiche e soprattutto sociali, hanno influenzato le idee delle nuove generazioni”. Ai chiassosi pescivendoli che animano la città di Salerno, si affiancano dunque i loro figli, sempre più spesso seguaci di una moda occidentale, americana. L’incontro tra queste due culture, apparentemente agli antipodi ma in realtà dotate di punti di contatto, ha permesso che fiorisse una cultura nuova.
Tradizione e innovazione fusi insieme hanno creato un connubio imperfetto, ridicolo a volte, ma allo stesso tempo funzionale; un fervore intorno al quale si è sviluppata una massiccia produzione artistica. Da una parte hip hop e cultura di strada, dall’altra costumi e folklore squisitamente campani. “Salifornia” cerca di descrivere in maniera goliardica il colore, il calore della gente, l’amore e l’orgoglio di essere “pisciajuoli”. Il corto è stato girato tra il centro storico e la periferia di Salerno. “L‘obiettivo del cui raggiungimento vado fiero –conclude Beluto – è stato coinvolgere artisti e amici salernitani che abbracciassero il progetto con la mia stessa passione”.
LE IMMAGINI DEL CENTRO STORICO IN UNA MOSTRA INEDITA
Nella prima serata, si inaugura anche una mostra inedita di Gerry Fezza. Si intitola “Salerno negli occhi” ed è uno squarcio su una Salerno poco raccontata o, troppo spesso, raccontata male. Il suo autore, Gerry Fezza, non è un fotografo professionista ma, come lui ama definirsi, è un fotografo di strada, che ruba gli attimi di vita quotidiana, quelli su cui nessuno si sofferma. Le più concrete forme di integrazione ed inclusione sociale. Dieci scatti in bianco e nero che raccontano la vita “a colori” del Centro Storico e , in particolare, del Quartiere Fornelle; una Salerno vista dagli occhi di chi ne vive il suo cuore più pulsante.
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