Adesso è tempo di riavvolgere il nastro. La Salernitana torna in Laguna dopo dodici stagioni di assenza, complici le tante vicissitudini che hanno colpito sia la sponda granata che quella arancioneroverde. La trasferta in Veneto adesso rappresenta il punto di partenza di un nuovo percorso. La Salernitana di Lotito e Mezzaroma ricomincia da tre, dalla sua terza stagione in cadetteria, non proprio con gli stessi obiettivi e le stesse ambizioni di quella squadra che vent’anni fa espugnò il campo dei lagunari per 3-0, ma quantomeno con l’intenzione di non lasciarsi sfuggire la serie cadetta e, chissà, forse anche con la voglia di sorprendere.
La Salernitana di Bollini non partirà con il favore dei pronostici e non avrà pezzi da novanta in rosa, ma necessita in ogni caso di iniziare la nuova stagione con il calore ed il sostegno dei suoi tifosi. Non ha bisogno, viceversa, di iniziare all’insegna delle solite disquisizioni sul numero di abbonamenti, e di presenze allo stadio, con l’immancabile processo alle intenzioni già prima ancora di cominciare il campionato. Il pallottoliere lasciamolo da parte, per ricominciare con il piede giusto. L’equilibrio non occorre solo ai tifosi.
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