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A Venezia un punto d’orgoglio dopo le polemiche di Bollini

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Punto di partenza per la Salernitana. Un punto importante perchè è arrivato in trasferta al termine di una settimana scandita da accuse e vittimismi del mister di cui avremmo fatto volentieri a meno. Meglio tracciare una bella linea e voltare pagina. Punto e a capo e ripartenza dalle cose buone viste al Penzo. E’ importante adesso concentrarsi solo ed esclusivamente sul campionato evitando inutili polemiche e cercando di alimentare, con i risultati un entusiasmo che a Salerno è sceso ai minimi storici.

La campagna abbonamenti rischia di chiudersi con un clamoroso flop rispetto alla passata stagione con annesse prese di posizione e dibattiti da parte della proprietà sulla mancata risposta della tifoseria. Di contro Salerno non accetta più di acquistare a scatola chiusa. Per ora la campagna acquisti poco entusiasmante, le politiche di ridimensionamento che abbiamo denunciato in tempi non sospetti e confermate anche da Bollini alla vigilia del campionato non inducono certo a fare salti di gioia.

Ad oggi la Salernitana di Bollini rappresenta una grande incognita in un campionato difficile e complesso. La prima giornata ha già mostrato la forza di alcuni organici. Sullo sfondo resta sempre la solita domanda che rischia di diventare il tormentone della stagione: qual è l’obiettivo? E’ lecito sognare oppure bisognerà accontentarsi di vivere un’altra stagione di transizione? Se non cambiano le noif inutile far finta di nulla, il destino è segnato.

Di contro, però, a fine mese potrebbe cambiare qualcosa negli assetti e nella compagine societaria. Lotito vuole la presidenza di Lega di B. Se vince dovrà cedere le sue quote e questo potrebbe consentire di allargare a terzi la compagine societaria.

A quel punto equilibri e prospettive potrebbero cambiare. Non resta dunque che aspettare in una settimana che porterà la chiusura del mercato, l’assemblea elettiva della lega di B e la sfida con la Ternana che segna il debutto all’Arechi della Salernitana di Bollini. Tutto in sette giorni con presente e futuro destinati ad intrecciarsi inevitabilmente

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