Terremoto Ischia, De Luca: «Indignato per confusione abusivismo»

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Di fronte al sisma di Ischia “è forte l’indignazione per la confusione e le strumentalizzazioni post terremoto”.

Ai microfoni di Lira Tv, il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, ha spiegato che il primo motivo per l’indignazione è “la confusione che è stata fatta tra abusivismo e terremoto”. “Per giorni abbiamo assistito alla litania: ‘C’è abusivismo’. E quindi? Non c’entra niente con terremoto abusivismo, che è un problema in tutta Italia e in Campania”.

“Ma come sempre – ha affermato – di fronte alle tragedie, c’è chi deve cogliere l’occasione per trovare un poco di spazio su qualche pagina di giornale. Lasciamo perdere”. Tutto questo “indigna perché è stata data l’immagine generale di una catastrofe su Ischia, per il terremoto che ha colpito una sola parte dell’isola”. Il terremoto “è stato un episodio pesante, grave, che per fortuna ha assunto una dimensione meno drammatica di quello che si pensava”.

“Già nella notte del 21 agosto – ha sottolineato – eravamo pronti anche a costruire un ospedale da tenda che non è servito perché abbiamo verificato che i danni erano assolutamente marginali”.

«Io ho lanciato sfida che nessuno ha raccolto»

Contro l’abusivismo “io ho lanciato una sfida che finora nessuno ha raccolto”. A parlare, ai microfoni di Lira Tv, è Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania che dice: “E’ una vicenda sulla quale abbiamo cercato di fare chiarezza, per mettere una fine alla demagogia a ruota libera”.

“Per fermare l’abusivismo – ha affermato – prima di tutto occorre bloccare il nuovo abusivismo e lo facciamo se diamo tre anni di carcere a chi fa una palazzina abusiva, se impediamo a una impresa di lavorare per 5 anni, se costruisce senza permessi, se cancelliamo da albi e ordini professionali quei tecnici che fanno lavori senza permesso”. “Ho lanciato la sfida – ha sottolineato – aspetto che il Governo faccia decreto legge, voglio sapere se i cosiddetti ambientalisti e i parlamentari avranno coraggio”.

«Demolire, e dove portiamo i detriti?»

Sul fronte delle costruzioni abusive in Campania, De Luca ha spiegato che “abbiamo ereditato 70mila immobili abusivi. Vanno demoliti, ma i detriti dove li portiamo? Occorre tenere presente che non abbiamo portato a discarica nemmeno tutti i detriti del terremoto de L’Aquila – ha aggiunto – Questo è il grande problema dell’Italia: dove portare i detriti?

E poi gli occupanti: dove mandiamo 300mila persone?”. De Luca ha evidenziato di essere dell’idea di “limitare le demolizioni ai casi in cui ce n’è bisogno: se hai costruito in aree idrogeologiche a rischio, su suolo demaniale, se avevi un appartamento e ne hai fatto palazzina. Se limitiamo a questi casi – ha concluso – forse ce la facciamo”.

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