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Salernitana: l’ ‘illegittima’ difesa di Alberto Bollini

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La Ternana fa terno sulla ruota di Salerno raccogliendo un punto d’oro grazie ai tanti, troppi errori, della difesa granata. Appena due tiri e mezzo e tre gol incassati dalla retroguardia granata unica nota stonata di una prestazione gagliarda e tosta in cui la squadra, sempre sotto, è riuscita a restare in partita. Un punto guadagnato e non due punti persi per come si erano messe le cose.

Il debutto trasformato in incubo con le certezze di Bollini sulla difesa sgretolate nel giro di pochi minuti ed i dubbi, sulle ‘scommesse in attacco’ svanite di fronte ad un super Bocalon, ad un determinato Rossi ed un intraprendente Gatto.

Eppure la Ternana, ben poca cosa, ha fatto un figurone all’Arechi.  Non solo per la serata no dei difensori granata ma anche per gli errori commessi dal mister che dalla panchina non ha saputo leggere la gara adottando le opportune contromisure per arginare Tremolada, contenere Defendi e fermare un ispirato Tiscione.

Bollini ci ha messo più di un’ora per capire che la catena di destra soffriva. Da li sono partiti tutti i guai granata. Di buono c’è la prestazione dei calciatori mai domi e sempre desiderosi di regalare la prima gioia ai tifosi. Tutto sommato quella di ieri è stata una bella partita, uno spot per il calcio.

Tanto spettacolo ma anche tanti errori su cui ragionare e riflettere. Avevamo segnalato in tempi non sospetti un problema per la difesa mentre Bollini si ostinava a dire che era tutto ok spostando in maniera ingiustificata il tiro sull’attacco. L’attacco, grazie a Dio funziona. Purtroppo l’allarme arriva dalla difesa che sembra far acqua da tutte le parti.

Tra Coppa e Campionato la Salernitana ha subito sei gol in tre partite, considerando anche lo 0 a 0 di Venezia. La Ternana, inoltre,  è tra le squadre che in B ha il più basso potenziale offensivo, curriculum alla mano. Gli attaccanti umbri rispetto agli altri non sono dei fulmini di guerra eppure ieri hanno fatto di tutto e di più. Ora con l’arrivo di Rizzo si puntella ulteriormente il centrocampo.

Toccherà adesso il mister trasformare un buon gruppo in squadra evitando isterismi in panchina, come accaduto ieri sera con Bernardini e Tuia richiamati continuamente come due pivellini alle prime armi. Bisogna trasferire fiducia a questo gruppo non ansie e paure. Se il modulo incide sulla prestazione meglio cambiare.

Alla fine il bel gioco non paga. Servono i punti e i risultati. Con gli applausi non ci si salva e non si vincono neppure i campionati.  Bisogna intervenire e da subito per sistemare la difesa che da punto di forza, secondo il Bollini – pensiero, rischia di trasformarsi in tallone d’Achille

Fonte LIRATV

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