
Il consigliere
Dante Santoro interviene sul razionamento dell’acqua che persiste anche dopo lo stop estivo: “Quando è troppo è troppo… I cittadini della zona orientale in maniera silenziosa stanno subendo un disagio dall’estate, rinunciando all’erogazione dell’acqua in orario serale e spesso anche per più ore rispetto a quelle dovute, ma il danno diventa beffa quando poi si assiste alle innumerevoli perdite d’acqua della rete idrica a causa dell’assenza di manutenzioni ed interventi adeguati. Il risultato è che l’acqua non esce dai rubinetti ma dalle tubature usurate, girando per la città ogni giorno si vedono nuove pozze d’acqua “artificiali” e questo spreco vergognoso non deve diventare normalità.
Salerno Sistemi e l’amministrazione hanno il dovere di porre rimedio a questo scempio ed erogare il servizio idrico per le migliaia di residenti della zona orientale di Salerno che non devono essere più danneggiati a causa di situazioni del genere. I salernitani hanno già fatto i loro sacrifici per contrastare le sciagure climatiche, ora non meritano di pagare anche quelle di questa amministrazione. Basta disservizi, riparino le perdite e ridiano l’acqua ai cittadini.”
Ma quando non sanno niente… ma perchè non si informano (veramente)prima di parlare e fare proclami e quant’altro… questi sono i classici “politici” che CONTINUANO a prender per colu e istigano le masse, andrebbero censurati ma …. sono sempre a galla…..
Salve, la zona Pastena e mercatello ancora è’ senza acqua da luglio( dalle 22 alle 6)
Avevano detto che avrebbero sospeso l’erogazione anche nella zona occidentale.NON E’ Vero, ho chiesto ad amici e parenti abitanti al centro e l’acqua non è stata mai tolta.
Rimborsateci il danno e la beffa
In centro Città non è mai stata tolta l’acqua.
Ormai a Salerno è una completa e scientifica presa per i fondelli e purtroppo il Salernitano, dimenticando torti, soprusi, ingiustizie e danni si confà facilmente alla becera propaganda di sistema.
Mi raccomando eh…. tutti pronti a genufletterci ai vari statisti di famiglia che si occupano di economia filosofica-virtuale del fumo a manetta (quella reale già distrutta in famiglia) e ad improvvisati mediatori (interessati ad altro) che non dormono la notte per il ripristino di tradizioni popolari (già boicottate sempre in famiglia)