Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “la vicenda raccontata dal Corriere del Mezzogiorno di una paziente affetta da talassemia a cui è stato trasfuso sangue infetto di un donatore che s’è poi ammalato e poi guarito di malaria potrebbe creare preoccupazioni, più che giustificate, in chi è costretto a ricorrere alle trasfusioni”.
“Per questo, al di là della denuncia verso il donatore, sarebbe opportuno che l’Avis e tutte le associazioni e gli Enti che si occupano della raccolta del sangue ampliassero lo spettro degli esami a cui sottopongono il sangue donato aggiungendo anche quello relativo alla malaria” ha aggiunto Borrelli per il quale “l’unica nota positiva in questa vicenda è che né la signora che ha ricevuto il sangue, né il donatore che non ha dichiarato il viaggio a rischio hanno avuto conseguenze serie”.
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