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Compostaggio: Battipaglia avvia il ricorso giudiziario contro la Regione

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Sono due i provvedimenti adottati dalla Giunta Comunale che riguardano l’Ambiente ed in particolare la questione dei miasmi e la trasformazione dello Stir in impianto di compostaggio dei rifiuti. Si tratta di delibere annunciate dalla sindaca Cecilia Francese e ora messe in campo nell’ultima riunione dell’esecutivo.

Il primo provvedimento riguarda le industrie “insalubri”. La Giunta Comunale, alla luce delle numerose ditte private che trattano rifiuti presenti sul territorio comunale e alla presenza dell’impianto di compostaggio di Eboli a ridosso del confine con Battipaglia, ha stretto le maglie per concedere le autorizzazioni all’insediamento.

In buona sostanza per la richiesta di nuovi insediamenti, per la modifica di quelli esistenti e per il rinnovo delle autorizzazioni per attività insalubri è stato disposto per l’ufficio Tecnico Comunale e per il Suap (Sportello Unico Attività Produttive) la compilazione di più attente schede di valutazione del rischio con particolare riferimento all’impatto da odori sull’ambiente esterno causato dall’attività. In fase di gestione, invece, dovrà essere richiesta la redazione della Valutazione dell’Impatto da Odori (V.I.O.).

«Si tratta di un provvedimento – afferma la sindaca Cecilia Francese -, che tende a limitare le autorizzazioni di nuovi insediamenti di attività insalubri sul territorio comunale e che renderà i controlli più efficaci e mirati, oltre ad aumentare l’attenzione per il rinnovo delle autorizzazioni per gli impianti già esistenti. In questo modo tuteleremo maggiormente la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente». La seconda delibera approvata dalla Giunta Comunale riguarda l’avvio delle azioni giudiziaria che il Comune di Battipaglia ritiene di intraprendere per evirare la realizzazione e l’insediamento dell’impianto di compostaggio presso lo Stir.

Un atto di indirizzo rivolto al Settore Avvocatura avvia, di fatto, le procedure per proporre opposizione giudiziaria all’impianto voluto dalla Regione Campania. L’amministrazione comunale prende le mosse dalle proteste dei cittadini e dal protocollo d’intesa sottoscritto il 7 novembre 2002 tra il Commissario per l’emergenza rifiuti in Campania e il sindaco di Battipaglia.

La Giunta dichiara di prendere atto che nessuno degli impegni presi con quel protocollo d’intesa è stato mantenuto. Di demandare all’Ufficio Legale (come già anticipato a mezzo mail dall’assessore Stefania Vecchio al dirigente avv. Lullo con nota del 17.08.2017), verificata la sussistenza dei presupposti e delle condizioni per la proponibilità delle azioni, la proposizione di Ricorso avverso il Decreto Dirigenziale n. 1 del 16.05.2017, successivamente pubblicato nel Burc, relativo all’approvazione del progetto esecutivo dell’impianto di compostaggio nello Stir, nonché avverso il D.D. n. 114 del 21.06.2017, con il quale è stata definita la procedura da seguire ed approvato il bando per la realizzazione dei lavori e gli atti successivi nonché la proposizione di azione giudiziaria tesa ad ottenere la condanna del Presidente del Consiglio di Ministri e la declaratoria dell’obbligo di eseguire quanto previsto al punto 8 del Protocollo d’intesa del 7 novembre 2002.

«Continueremo anche giudiziariamente la battaglia per evitare l’insediamento dell’impianto di compostaggio presso lo Stir – dice la sindaca Cecilia Francese –. Lo avevamo annunciato e abbiamo approvato il provvedimento che dà mandato all’Ufficio Legale del Comune di avviare le azioni necessarie. Nel contempo continuiamo la battaglia politica nei confronti della Regione Campania per rivedere questa scellerata scelta che ricadrà in maniera negativa sul territorio di Battipaglia e dei suoi cittadini».

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