Per questo hanno fatto sapere di non aver intenzione di farsi carico dell’inadeguatezza del sistema e perciò di non voler rispondere, come professionisti, delle sanzioni eventualmente irrogate ai propri clienti per eventuali ritardi e omissioni negli invii delle comunicazioni. Alla polemica si sono aggiunte anche le associazioni dei consumatori e quelle delle imprese, unendosi alla richiesta di una proroga di almeno 20 giorni.
L’Agenzia delle Entrate è dovuta così correre ai ripari. Lo Spesometro tornerà a funzionare da oggi ma la scadenza per gli adempimenti fiscali è stata spostata al 5 ottobre. Per altri 15 giorni dalla scadenza originaria (dunque fino al 13 di ottobre), in caso di errori formali o effettive difficoltà è prevista comunque una sorta di moratoria. Saranno gli uffici però a valutare caso per caso se applicare o meno le sanzioni.
campanelli d’allarme per chi pensa che sia giusto mettere un computer al centro della vita dell’uomo. Se tutti i pagamenti, i documenti medici, di identità etc, fossero SOLO virtuali cosa accadrebbe in un caso del genere??!?!? e se mancasse la corrente?? pagheremmo con cambiali bitcoin scritte su argilla?! riflettiamo ora finché siamo in tempo..
concordo con quanto scritto da Ugo. Immaginiamo quando i computer saranno tanto intelligenti da poter fare da soli. elimineranno fisicamente la specie umana saranno inarrestabili e sara’ la fine dell’umanita’. fantascienza????Puo’ essere ma sta accadendo. PURTROPPO