Pochi giorni fa uno sceicco piuttosto importante nel paese aveva giustificato il divieto perché, ha detto nello sconcerto mondiale, “le donne hanno un quarto di cervello degli uomini”. Numerose nel corso degli anni le manifestazioni di donne che, sfidando la legge si sono, riunite ognuna alla guida della propria auto, che per la legge poteva finora vedere al volante solo uomini. Pochi giorni fa c’era stato un segnale di apertura importante: era stato permesso per la prima volta ad alcune donne di entrare in uno stadio.
I tempi non sono stati annunciati dalla famiglia Saud, ma esistono problemi organizzativi concreti: il regno non ha strutture per addestrare le donne a guidare e ottenere la patente. Non solo. La polizia dovrà essere addestarata ad interagire con le donne al volante, in un Paese è reato per un uomo rivolgersi ad una donna a meno che non sia un parente.
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