Granata in emergenza a Parma, Bollini ripensa al modulo

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Bernardini fuori un mese per la frattura della nona costola, Tuia ko per sei settimane (distorsione di secondo grado alla caviglia), Pucino difficilmente recuperabile, Perico acciaccato dopo un pestone subito in allenamento. Basta questo aggiornamento del quadro clinico per comprendere che la Salernitana si sta avvicinando alla trasferta di Parma in piena emergenza, soprattutto dal punto di vista difensivo. Mister Bollini deve decidere se confermare il 3-4-1-2 proposto nella partita vinta contro lo Spezia o tornare alla difesa a quattro e, nel frattempo, fa la conta dei (pochi) disponibili.

Nella prima ipotesi, visto che ci sono poche possibilità che Pucino smaltisca la forte lombalgia con cui sta facendo i conti da un po’, a guardia della porta di Radunovic potrebbero giocare Perico, Schiavi e Mantovani (con Kiyine stavolta titolare a destra e Vitale confermato a sinistra). L’ex torinista, tra l’altro, non ha ancora esordito in campionato, dopo un’estate in cui è stato vicinissimo alla cessione. Minala e presumibilmente Della Rocca potrebbero agire in mezzo al campo, Sprocati potrebbe fare il rifinitore alle spalle di Bocalon e Rodriguez (a meno che Bollini non decida di rinfoltire la mediana, inserendo dal primo minuto anche uno tra Zito e Odjer e rinunciando inizialmente all’ex Perugia).

Nel caso di difesa a quattro, invece, bisognerebbe solo capire chi tra Perico e Mantovani verrebbe impiegato centrale e chi a destra. Sulle fasce agirebbero Kiyine e Sprocati, in mezzo al campo ed in attacco cambierebbe poco o nulla. A cambiare, ovviamente, sarebbe il modo in cui la Salernitana sarebbe chiamata ad affrontare la partita.

I dubbi (anche quelli relativi alla possibilità di inserire almeno nell’elenco dei convocati i nomi di Pucino e dello stesso Ricci, pure lui non al meglio sebbene gli esami abbiano escluso lesioni muscolari) dovranno essere sciolti rapidamente dal tecnico di Poggio Rusco. E il fatto che si giochi in anticipo non agevola di certo il compito del trainer granata, ancora sulla graticola nonostante il successo ai danni dei liguri.

Bollini, il quale dopo la rescissione di Adejo si sarebbe aspettato l’ingaggio di un altro centrale difensivo (che non è mai arrivato), magari mancino e con caratteristiche fisiche diverse rispetto a Schiavi, Bernardini e Tuia, sa di giocarsi parecchio a Parma e sa che la sua squadra non arriva nelle migliori condizioni al match del Tardini, sebbene abbia ritrovato il sorriso grazie alla vittoria di sabato scorso. L’emergenza, le preoccupazioni, le tensioni non devono rappresentare alibi, la Salernitana deve cercare di dare continuità al proprio rendimento. In caso contrario, potrebbero arrivare provvedimenti da parte della società.

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