Napoli, arrestato il dg del Cardarelli. De Luca: ”Fare chiarezza”

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Una ordinanza di arresti domiciliari è stata eseguita nei confronti di Ciro Verdoliva, direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Al manager è contestata, secondo quanto si è appreso, l’accusa di corruzione. La misura eseguita oggi dovrebbe rientrare nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sugli appalti Romeo. Con Verdoliva è stato arrestato, ai domiciliari, anche l’imprenditore Alfredo Romeo. Complessivamente sono 16 le persone nei confronti delle quali sono stati disposti provvedimenti cautelari dalla magistratura di Napoli. I reati vanno dalla corruzione alla frode. Gli arresti domiciliari riguardano anche Giovanni Annunziata, ex direttore generale dell’ufficio patrimonio del Comune di Napoli, e Ivan Russo, collaboratore dell’imprenditore Romeo. Nei confronti di altri 12 indagati sono state disposte misure interdittive.

Tre filoni di indagine

L’inchiesta della magistratura di Napoli che ha determinato oggi l’applicazione di misure cautelari per 16 persone ruota intorno alla figura dell’imprenditore Alfredo Romeo e riguarda tre diversi filoni di ipotesi corruttive, relativi ad appalti riconducibili all’ospedale Cardarelli di Napoli, al Comune di Napoli e alla Soprintendenza per i beni culturali di Roma. L’inchiesta è svolta congiuntamente dalla Dda di Napoli e dalla sezione reati contro il patrimonio della procura partenopea. Le misure cautelari sono state chieste dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia Henry John Woodcock e Celeste Carrano, con il coordinamento del procuratore aggiunto Filippo Beatrice; e dal pm della seconda sezione (reati contro la pubblica amministrazione) Francesco Raffaele, con il coordinamento del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. L’ordinanza di applicazione delle misure cautelari è stata firmata dal gip Mario Morra.

Sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto l’Ospedale Cardarelli, il Presidente Vincenzo De Luca dichiara in un comunicato stampa:

“E’ emersa una vicenda giudiziaria relativa a un appalto di servizi per la pulizia dell’ospedale Cardarelli avviata nel 2013 e conclusa nel 2014, che coinvolge il direttore generale dell’azienda. Da questo momento, assume – come previsto dalla legge – le funzioni di direzione Franco Paradiso (attuale direttore sanitario). Sarà garantita la continuità e la piena operatività del Cardarelli, che rimane una struttura di assoluta eccellenza della sanità campana e nazionale. E’ stato dato mandato al direttore generale dell’Asl Napoli 1 di individuare un responsabile tecnico dell’Asl, per il completamento delle procedure tecnico-amministrative necessarie per l’apertura completa dell’Ospedale del Mare secondo il cronoprogramma già stabilito, e che sarà rispettato.

Si esprime piena fiducia nell’iniziativa dell’Autorità Giudiziaria, con l’auspicio di un tempestivo accertamento dei fatti, data anche la delicatezza delle strutture coinvolte. Come per ogni cittadino interessato da vicende di questo tipo, si dovrà attendere la conclusione delle indagini e il giudizio di merito. Per quello che ci riguarda, deve proseguire con estrema determinazione la vera e propria rivoluzione che è necessaria nella nostra organizzazione sanitaria, dal punto di vista organizzativo, finanziario e dei servizi alla persona. Devono essere accesi i riflettori in ogni ambito di attività con estremo rigore. Tutte le iniziative che vanno in questa direzione avranno il nostro pieno sostegno”.

Ansa

3 Commenti

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  • che discorso da oratore dell’antica roma, muzio scevola ti faceva un baffo a te formisano

  • Lui non sa’, non vede e non n c’entra mai niente.
    Mette il faccione sorridente e fa’ lo champagnino quando gli conviene, poi quando gli arrestano i direttori generali nella sanita’ lui auspica la rivoluzione, gli hittiti, il deltaplano, la poliomielite e la stracciatella.
    Le sue solite pinzellachere.
    In soldoni, lui e’ uno che ci mette sempre e comunque la faccia, ma di bronzo.

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