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Pd di Napoli: De Luca, “Ipotesi era dirigente condiviso con Renzi”

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“In relazione alle vicende del PD di Napoli, continuo ad essere tirato in ballo del tutto a sproposito.
Ho già chiesto – e rinnovo tale richiesta – che non si associ più il mio nome a quella vicenda”. Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
“Mi ero mosso nelle scorse settimane, su richiesta di diversi esponenti del PD, per svolgere una funzione di garanzia. Ho lavorato andando oltre logiche vecchie e inaccettabili (ex Df, contro ex Margherita), andando oltre tutte le ipotesi nominative che erano in campo. Ho cercato di individuare un dirigente giovane, estraneo a logiche di gruppo, in grado di dialogare con gli amministratori, di rilanciare i circoli, di promuovere iniziative politiche – assenti da anni – sui problemi del trasporto, delle politiche sociali, del lavoro, delle imprese, della scuola, dell’ambiente”.
Secondo De Luca “l’obiettivo era quello di rendere percepibile l’immagine e la funzione di un PD che appare evanescente. L’ipotesi da me individuata, in questo lavoro di garanzia e di unità, era quella di un dirigente che avevo condiviso con Renzi. Si è ritenuto alla fine di non accedere a questa ipotesi. Mantengo per me le opinioni che ho maturato in relazione al grado di coerenza di singoli dirigenti.
Ma intanto, a fronte di ripetute ricostruzioni che mi riguardano e che sono del tutto inventate, anche su presunti miei interventi su Roma, rinnovo fortemente la richiesta a non associare più il mio nome alle vicende e ai nomi che riguardano il PD di Napoli. La mia funzione era e rimane di garanzia, interessata solo a processi unitari e soprattutto al rilancio di iniziative nella società”, conclude De Luca.
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