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Pagamenti digitali sotto l’occhio del “grande fratello” (di Tony Ardito)

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Il nuovo sistema si chiama Sepa Instant Credit Transfer, dal 21 novembre scorso basteranno 10 secondi al massimo per trasferire denaro da un conto corrente all’altro.

Per ora vi hanno aderito 17 banche di 8 paesi europei, tre sono gli istituti italiani: Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca Sella.

I bonifici si potranno effettuare anche online, ovviamente domenica e giorni festivi compresi, con la notifica immediata a chi riceve il pagamento. Il versamento massimo è di €15000 per volta, anche all’estero.

A differenza del bonifico ordinario, che offre 24 ore di tempo per ripensarci, l’operazione è irrevocabile. Bisognerà fare dunque molta attenzione ad indicare correttamente l’importo e il destinatario. Sarà applicato un piccolo sovrapprezzo a carico di colui che invia il denaro: la spesa totale varia da €1,60 a €2,50.

E’ una innovazione ancora in fase di rodaggio e necessiterà di qualche mese per andare a regime. Voluto dalla BCE, ideato dal Consiglio Europeo dei pagamenti, questo nuovo sistema arriva dopo due anni di accordi e trattative; alla metà del prossimo anno dovrebbe diventare operativo in oltre 50 banche in tutta Europa.

L’obiettivo è quello di agevolare la sostituzione del contante con strumenti di pagamento digitali e tracciabili. E’ una importante evoluzione, utile sia alle imprese che ai consumatori. Ordinare su internet e ricevere la merce a casa, sarà praticamente un tutt’uno. Già si registra un piccolo record: nella fase di rodaggio, a soli venti minuti dall’ordine online, Amazon ha recapitato un plico.

Vi è solo da evidenziare che la straordinaria rapidità alla quale si è ormai giunti potrebbe non essere di aiuto alle banche per effettuare i dovuti controlli, ad esempio quelli riferiti all’antiriciclaggio. Tuttavia, è ragionevole ritenere che pure sotto questo aspetto siano state prese le opportune contromisure.

Dunque, dalla esatta posizione in cui ci troviamo al trasferimento di piccoli e grandi importi di danaro, mediante una semplice App, dallo smartphone si può praticamente ottenere di tutto.

Con la meraviglia per il progresso tecnologico, si rafforza ahimè anche la consapevolezza che, in barba alla privacy, per “il grande fratello” ormai ciascuno di noi non è più padrone dei propri segreti.

editoriale a cura di Tony Ardito, giornalista

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